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IL PRESEPE MECCANICO ARTISTICO DI VIA DON MINZONI: UN’OPERA SUGGESTIVA DA VISITARE – di Leonardo Peverati –

       

E’ bello il Presepio Meccanico di via Don Minzioni, dietro la chiesa di Serravalle.

Costruito anni fa dai volontari dell’Associazione Paese Presepio, è fisso lì, stabilmente presente da un anno all’altro, in una grande stanza dell’ex Asilo parrocchiale.

Tutti gli anni, all’impianto originario del 2011, i volontari aggiungono, tolgono e modificano scene e impianti, che fanno di quest’opera una vera e propria gioia per gli occhi.

E’ la rappresentazione “classica”, a volte un po’ arzigogolata da perizia di particolari, di quello che fu il luogo e l’ambiente della nascita di Gesù.

Sì, arzigogolata: uso questa parola, non so se correttamente, per dire che inevitabilmente, come sempre, chi fa un “Presepio” lo adegua al posto dove più o meno o in parte vive. Sarà “nero” il Gesù d’Africa, “bianco” quello occidentale; il primo nascerà in una tenda, il secondo di solito in una Capanna o sotto una “Penza” di un Albergo di pietra vecchia: ed è cosi che il tutto si presenta agli occhi di chi, in questi giorni, visita il nostro presepio serravallese.

La Sacra Famiglia, con pastori, bue e asinello, ti cattura subito lo sguardo: è lì, riparata appena da una tettoia di una vecchia costruzione, un albergo ormai affollato con stanze tutte occupate.

Proseguendo, mentre il gioco delle luci fa si che la notte lasci al giorno illuminare il paesaggio, le scene di vita, con statue in movimento, sono numerose e ben distribuite su un’estensione di circa 45 metri quadrati.

Laghi, laghetti e fiumiciattoli di montagna, portano acqua a beneficio di greggi e mulini. Gente che scherza davanti ad una locanda, altri che lavorano davanti a casa, i paesaggi, le vie strette e lunghe che sembrano non finire mai, per un poderoso gioco di specchi non visibili all’occhio di chi guarda, crea l’atmosfera tipica del Natale.

E’ da visitare e da guardare con calma, quest’opera.

La speranza è che anche visitatori non locali, come avviene tutti gli anni, continuino a visitarlo: il percorso dei presepi esiste, il richiamo e le informazioni per gli appassionati ci sono.

Lo so, Serravalle è un po’ fuori mano, ma fate un piccolo sacrificio: allungate la strada, ne vale la pena!

Leonardo Peverati – 31 Dicembre 2015

 

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