Guarda. (dagli inviati crisera e luccico) Davanti ad uno sparuto numero di cittadini (circa 20) il candidato Sindaco di “Insieme per Riva del Po” Andrea Zamboni ha fatto tappa martedì 23 aprile a Guarda.
Con lui tutti i candidati al completo: Marco Pozzati, Anna Cinzia Trapella, Raffaella Nalli, Gian Paolo Barigozzi, Filippo Barbieri, Alberto Bobo Astolfi, Silvia Brandalesi, Doriana Franciosi, Paolo Manzoli, Cinzia Bergami, Elena Catozzi, Federica Biondi.
Andrea Zamboni, classe 1957, nato a Ferrara e residente ad Alberone di Riva del Po, sarà il candidato sindaco di questa lista, che definisce “fatta di gente per la gente”.
Eletto più volte Consigliere Comunale a Ro Ferrarese con l’incarico di Assessore alla Sanità e Servizi Sociali Zamboni ha poi sottolinea la composizione di una “lista civica” anche se non nega la sua provenienza. “Sarebbe stupido, sciocco, negare la mia posizione politica, che tra l’altro tutti conoscono – ha sottolineato – ma abbiamo cercato di fare un gruppo il più possibile civico, inserendo candidati che rappresentino tutto il mondo che ci circonda: del volontariato, del sociale, dell’imprenditoria”.
Poi Zamboni ha spiegato il programma. Una lista di interventi “che si potranno fare grazie a questa fusione”. Molti i settori toccati, con approfondimenti. “Per la scuola – ha detto Zamboni – prevediamo il pre-scuola e doposcuola per le scuole Elementari e Medie. Poi abbiamo in programma la formulazione di una card per gli studenti della scuola dell’obbligo, una card caricata con una quota da definire, che lo studente potrà spendere “per la sua istruzione”: verrà studiata la modalità più idonea”.
Tra gli interventi il “solito” annoso e gravoso problema della messa in sicurezza delle strade, ma in particolare la situazione di via Marabino. Ed ancora la richiesta di una palestra, che manca. Il candidato sindaco ha detto che “la sua costruzione è già in programma”.
E vista la location della serata non poteva mancare la domanda sul progetto “Mai + soli” riguardante le ex scuole di Guarda. “Un progetto finanziato (900mila euro) ma che si è fermato – ha spiegato il candidato – ora si dovrà riprendere in mano”.
Molte critiche nei confronti del Mulino del Po, una sorta di “pozzo di San Pancrazio”: tanti soldi spesi e che si continuano a spendere e ma più nessuno viene a visitarlo, è chiuso e non c’è personale. “Nei progetti – la risposta di Zamboni – c’è quello di rimettere in funzione sia il Mulino del Po che La Porta del Delta a Serravalle”.
Anche l’abbandono dell’immondizia lungo le strade e i canali è una priorità: la richiesta, come a Berra, è quella di un maggior controllo e fermezza contro questo scempio che imbruttisce e inquina il territorio.
Complimenti ma al tempo stesso molta attenzione verso questo programma è stato espresso dall’ex amministratore comunale Liviano Polmonari: ha elogiato la squadra, ben composta e con della sostanza, con molti progetti importanti che però non devono essere persi per strada.
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