Ho sempre avuto l’impressione che l’ultima Amministrazione Comunale di Berra abbia impiegato almeno gli ultimi due anni, se non di più, a “studiare” la fattibilità riguardo alla fusione del nostro comune con quello di Ro Ferrarese. Addirittura, se è vero quel che si diceva, con tanto di incarico all’Università di Ferrara per valutarne le positività e le negatività.
Bene, tanto si è studiato e tanto si è ragionato che, evidentemente, i lati positivi erano di gran lunga superiori a quelli negativi visto che, per volontà dei due consigli comunali, si è indetto un referendum per ottenere l’obbligatorio avvallo dei cittadini.
Con la bandiera dei finanziamenti, previsti per i comuni che si fondono, durante la campagna referendaria abbiamo sentito parlare di grandi progetti, di turismo, di servizi sempre più all’avanguardia. Addirittura qualcuno, tra le righe, suggeriva il recupero di strutture antiche, per un non so bene qual mai progettone legato alla ricerca e all’università!
Viceversa, ho visto e sentito anche politici, che peroravano la causa dell’unificazione, non esprimersi mai su nessun progetto e mai chiarendo dove potessero essere impiegati quei fondi / finanziamenti che sarebbero arrivati. Dicevano: “Chi sarà Sindaco, deciderà”! Bella e attraente posizione politica, complimenti!!
Di tutto abbiamo sentito parlare durante la campagna referendaria, di tutto tranne che di “lavoro”, di “impresa”. Di tutto, tranne di come fare per rendere più attraente un territorio che se non saprà creare alcuna condizione per trattenere i suoi giovani, è e sarà un territorio destinato a dormitorio per anziani.
Di questo non abbiamo sentito parlare! Come, di fatto, non ne abbiamo rilevato alcun cenno neanche durante la campagna elettorale di poche settimane fa.
Quel che però oggi è sconcertante (?), è apprendere dalla stampa che, cito testualmente:
“Riva del Po, Comune diffidato per anomalia contabile”
“La giunta Zamboni ha venti giorni per sistemare il bilancio 2018 del vecchio Comune di Ro”
…e perché il comune di Ro Ferrarese non ha approvato il suo bilancio 2018 nei tempi stabiliti dalla legge?
Mi viene in mente una domanda che feci nei corridoi del municipio, a Berra: “…ma siete certi che il bilancio di Ro sia in ordine, ma soprattutto, che sia economicamente apposto”?
Risposta più che positiva dei miei amministratori che, a loro dire, avevano verificato a più riprese, anzi, se c’era una cosa certa era quella.
Se poi aggiungo che continuo a pensare, sperando sinceramente di sbagliarmi, che di quei fondi ne vedremo molti meno di quelli un tempo previsti e promessi, il quadro è tutt’altro che roseo.
Se sarà così, sarà la prova che ancora una volta qualcuno dall’alto ha deciso per noi.
Tant’è signori, nella speranza di far chiarezza e di capire se abbiamo fatto un buon matrimonio, attendiamo fiduciosi, a fronte del grosso avanzo d’amministrazione dell’ex nostro comune di Berra, di sapere quale sia quello dell’ex comune di Ro, sapendo che i debiti di famiglia si dovranno pagare tutti insieme.
Leonardo Peverati
20.6.19
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