Riva del Po. È diventato uno scontro fratricida quello che in questi giorni oppone tutti sulla diatriba “Contributi per la Fusione”, un taglio drastico che ha fatto urlare, a tutti, SCANDALO!!!!!!
Per motivi diversi tutti hanno a dire la loro. La Sinistra, unica forza compatta a volere la fusione, ora si trova a governare una fusione zoppa, se non succede qualcosa che cambi gli eventi. Le altre forze, che si sono presentate alle elezioni amministrative per vincerle, non le hanno vinte ma volevano vincerle e governare un comune che non volevano.
Un intreccio un po’ strano, per alcuni versi contorto. Sta di fatto che si sono presentati alle elezioni amministrative per governare un comune che non volevano (Stefano Bigoni escluso) e per investire i denari che sapevano o dicevano non sarebbero mai arrivati.
Ho letto attentamente i programmi elettorali, di tutti, nessuno escluso, e dico e ripeto nessuno escluso, avrebbe potuto sviluppare, portare a termine il proprio programma senza quei contributi. Diventa quindi evidente che chi non ha voluto la fusione si è comunque proposto di governare il comune non voluto con i denari annessi, LEGITTIMAMENTE aggiungo io.
Ora però, forse, spero di sbagliare, questi contributi non arriveranno o meglio arriveranno in parte. E se avesse vinto una forza diversa da questa come avrebbe fatto a portare a termine il suo programma senza questi contributi? Domanda superflua perché questo evento non si è verificato. Allora chiedo: a chi porterà vantaggio il fatto che non arriveranno tutti i contributi? A quelli che non volevano la fusione ed i conseguenti contributi per poter dire “avevamo ragione noi”.
Ammesso e non concesso che questa fusione sia arrivata con il consenso dei cittadini e quindi voluta democraticamente, come democraticamente questa sinistra sta governando il comune, la domanda è ancora la medesima. “A chi giova questa situazione?”. Io penso a nessuno.
I primi a “rimetterci” saranno i cittadini. Che non potranno usufruire di eventuali agevolazioni, semmai chi “comanda” volesse farne. A chi governa, ora costretti a trovare scuse per un programma difficile, impossibile da attuare. A chi sta all’opposizione, perché non potranno accusare la maggioranza di aver speso male i contributi.
Ho sentito oppositori voler cacciare chi governa. “Andatevene, togliete il disturbo”, avete dimostrato tutta la vostra incapacità: criticare è legittimo, doveroso per un partito di opposizione, sovvertire il voto dei cittadini mi pare esagerato. Si dice che il popolo è sovrano e, mi dispiace dirlo, ma ha detto che siete Voi che non dovete stare sulla poltrona dei bottoni, sopra lo scranno più alto. E poi detto da chi si è presentato democraticamente alle elezioni amministrative ed altrettanto democraticamente è stato pesantemente sconfitto suona male. E se anche la richiesta fosse legittima e se ne andassero a chi lascerebbero governare questo comune? A chi non lo voleva? A chi denigra l’arrivo di contributi e ne gioisce perché ne arriveranno pochi. E il prodigo Bigoni cosa ne pensa?
Mi viene a mente un vecchio detto “Si è tagliato le palle per fare un dispetto alla moglie”.
Cari governanti se questo è il vostro modo di agire, governare, noi cittadini non avremmo mai il piacere di crescere. Il nostro territorio è e rimarrà un cronicario. Ed allora mi ri-domando:”A chi giova questa situazione?”. A nessuno. Una guerra fratricida non ha mai giovato, a nessuno.
Una buona amministrazione, contrastata da una sana opposizione, invece SI. Buon lavoro.
(dacia.ma.)
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