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BERRA, L’ASSESSORE RAFFAELLA NALLI RISPONDE ALLE CONSIDERAZIONI ESPRESSE DALLA CONSIGLIERA DANIELA SIMONI SULLA RINEGOZIAZIONE DEI MUTUI

RAFFAELLA NALLI

Berra – A quanto espresso dal consigliere di opposizione Daniela Simoni (Gente di Riva del Po) in merito alla rinegoziazione dei mutui, sulla discussione avuta in Consiglio Comunale e successivamente sul profilo Facebook, risponde l’assessore al bilancio Raffaele Nalli.

“Vorrei fare un approfondimento sulla questione – spiega Nalli – L’argomento riguarda la Rinegoziazione di mutui, come riporta il MEF (Ministero dell’Economia e delle Finanze):
Vista la legge 30 dicembre 2018, n. 145, recante il «Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021»;
Visto il comma 961 dell’art. 1 della legge n.145/2018,con il quale si dispone che i mutui concessi dalla Cassa depositi e prestiti S.p.a. a comuni, province e citta’ metropolitane, trasferiti al Ministero dell’economia e delle finanze in attuazione dell’art.5,commi1e3, del decreto-legge 30 settembre 2003, n. 269, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2003, n.326, aventi le caratteristiche di cui al comma 962 dell’art. 1 della predetta legge possono essere oggetto di operazioni di rinegoziazione che determinino una riduzione totale del valore finanziario delle passivita’ totali a carico degli enti stessi, ferma restando la data di scadenza prevista nei vigenti piani di ammortamento; “…

“Visto il comma 964 dell’art. 1 della legge n. 145/2018,il quale stabilisce che la gestione delle attivita’ strumentali al perfezionamento delle operazioni di rinegoziazione e’ effettuata dalla Cassa depositi e prestiti S.p.a.in base alla convenzione stipulata con il Ministero dell’economia e delle finanze ai sensi dell’art. 4, comma 4, del decreto del Ministro dell’economia e delle finanze 5 dicembre 2003, pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n.288 del 12 dicembre 2003;”.

Poi entra nel merito: “Visto quanto sopra e alla proposta della Cassa Depositi e Prestiti S.p.A si è ritenuto di aderire alla rinegoziazione, avvenuta per 14 mutui, tutti accesi tra 1999 e il 2003, per opere di investimenti immobili: asilo nido, teatro comunale, edicole funerarie, impianti sportivi di illuminazione e asfaltatura, altri per investimenti mobili come: trattore, scuolabus e altri per potenziamento area informatica.

Per i mutui interessati resta ferma la data di scadenza prevista dai vigenti piani di ammortamento, la rinegoziazione determina una riduzione del valore delle passività a carico degli enti e il perfezionamento delle operazioni, prevede l’individuazione di un nuovo piano di ammortamento che permetterà di ottenere risparmi sulle rate dei mutui.

L’indicazione dei mutui, oggetto di rinegoziazione, ci è pervenuta attraverso una tabella della Cassa Depositi e Prestiti allegata alla delibera del 8/10/2019. La tabella riassume l’operazione avvenuta indicando il codice identificativo, riferito a ciascun mutuo, l’indicazione del tasso d’interesse, il risparmio annuo per ogni mutuo.

Sulla rata annuale abbiamo un risparmio di euro 13.483,48 che rimangono in cassa a disposizione per eventuali altre spese. L’oggetto della delibera del 08/10/2019 era riferito ad una economia sul bilancio dell’ente e, in quel contesto, era irrilevante la richiesta relativa al numero dei mutui, tanto meno per mutui accesi dalle precedenti amministrazioni”.

(l.c.)

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