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BERRA, CENTRO CIVICO IN AFFANNO PER LE TROPPE PERSONE PRESENTI – IL PRESIDENTE DI C.L.A.R.A. HA SPIEGATO LA NUOVA “TARIFFA SU MISURA” – MOLTE DOMANDE DA PARTE DEI PRESENTI E RISPOSTE OPINABILI

Berra – Sala del Centro Civico gremita, stipata di gente, oltre la capienza, e gente lungo il corridoio limitrofo lunedì sera a Berra per ascoltare la presentazione della “Tariffa su Misura“, il nuovo sistema di raccolta differenziata dell’immondizia che andrà in vigore dal primo gennaio prossimo nei paesi di Cologna, Berra e Serravalle – ex comune di Berra.

L’importanza dell’assemblea ha portato tanta gente ma il contenitore, poco capiente (circa 60 persone), non e riuscito a contenere tutti e così qualcuno ha assistito dalla finestra, altri sono rimasti davanti alla sala ma senza possibilità d’ascolto: circa 80 persone hanno partecipato mentre altrettante hanno dovuto rinunciare. Alcuni cittadini hanno anche protestato duramente e vivacemente. E questo la dice lunga sull’aria che si respira in questo paese quando si parla dell’immondizia.

Come relatori il sindaco Andrea Zamboni, Annibale Cavallaro presidente di Clara, il direttore Raffaele Alessandri e Roberto Spiandorello responsabile della raccolta rifiuti.

Presentato il progetto Riva del Po 20.20 (andrà in vigore dal primo gennaio del 2020, allo scopo di unificare il sistema comunale – nell’ex comune di Ro è in vigore dal 2017) “bocciato all’unanimità“, almeno per ora, se non per qualche sporadico particolare come ad esempio quello del controllo sui furbetti e sulle discariche abusive.

Molti i cambiamenti ma un unico traguardo: pagare quello che si consuma ma con una quota minima fissa. Molto accesa anche la discussione, dove sono volate parole “grosse” ma soprattutto molti chiarimenti sui punti oscuri: non tutte le domande hanno avuto una risposta (ad esempio il direttore non ha chiarito chi paga il rifiuto delle discariche abusive).

Sono emerse alcune “contraddizioni”: quello che prima era vietatissimo – usare sacchi non consegnati da Clara – ora si può e si deve fare. E poi la diminuzione del numero dei ritiri gratuiti, in cambio di molti, quanti uno ne vuole, a pagamento. Il progetto è apparentemente “una fregatura”, hanno detto in molti, ma per la maggior parte di chi lo ha provato e lo usa – sindaco compreso – risparmio garantito.

Il prossimo step sarà quello del passaggio a domicilio dei tecnici di Clara, per la consegna dei nuovi contenitori rigidi dotati di microchip per l’indifferenziato (e su richiesta, per il verde) e l’applicazione del microchip ai contenitori già in possesso degli utenti (generalmente quelli per l’umido, eventualmente quelli per pannolini e pannoloni).

E poi il periodo di prova, fino alla fine dell’anno, per poi iniziare l’applicazione della vera e propria “Tariffa su Misura”.

Gli organizzatori si sono scusati per il disagio dei pochi posti ma per ora in paese non esiste un contenitore più capiente e, vista l’impossibilità di partecipare da parte di molti cittadini, hanno promesso che faranno altri incontri a Berra.

(d.m.b.)


Berra – Il progetto “Riva del Po 20.20″ che sarà operativo dal prossimo gennaio, tra le altre cose, prevede la lotta all’abbandono nell’immondizia, una condizione richiesta anche da una recente petizione popolare, presentata al sindaco Andrea Zamboni.

Ne ha parlato il direttore di Clara nell’assemblea che si è svolta lunedì sera a Berra.

“Abbiamo pensato che non tutti gli abbandoni hanno la stessa valenza – ha spiegato il direttore – e li abbiamo classificati con dei codici/colore. Criticità nera per gli abbandoni continuativi di rifiuti, anche pericolosi, in particolari aree e punti del territorio, ad esempio Ponte Giglioli, il cui contrasto deve essere affidato alle forze di polizia ed alle GGEV, sotto il coordinamento della Polizia Provinciale, anche utilizzando i sistemi di videosorveglianza mobili in corso di acquisizione da parte di Clara.

Criticità Rossa per situazioni in ambito urbano e suburbano, su aree pubbliche o aperte all’uso pubblico, per specifici errati e non conformi conferimenti di UD e UND, identificate o potenzialmente identificabili, al cui contrasto
devono compartecipare sia le strutture comunali preposte (polizia municipale, servizi sociali, etc.), sia il nucleo di agenti accertatori di Clara.

Ed infine criticità arancione per abbandoni sporadici su strade ed aree pubbliche o private ad uso pubblico (sacchetto lungo la pubblica via, piccoli elettrodomestici ed altro) al cui contrasto provvedono, di concerto il nucleo di agenti accertatori di Clara e il programma di servizi di raccolta itinerante (spazzamento territoriale) svolto dalla cooperazione sociale”.

Poi i particolari. “Il progetto di contrasto agli abbandoni si basa su tre direttrici principali – ha detto ad ncora Alessandri – Collaborazione con la Polizia Provinciale, mediante la sottoscrizione del protocollo per il coordinamento dei servizi di vigilanza ambientale sul territorio dei comuni soci; attivazione della struttura degli Agenti Accertatori di Clara; intensificazione delle attività di raccolta dei rifiuti abbandonati tramite collaborazioni con le cooperative sociali del territorio, per l’avvio al
lavoro di persone in stato di disagio fisico, psichico, economico”.

(d.m.b.)


Berra – C’è anche il nuovo CIR (centro di raccolta intercomunale) di Alberone tra i progetti di Clara.

Si tratta di un punto permanente di raccolta dove tutti gli utenti possono portare i loro rifiuti.

Attualmente è in corso la definizione finale dell’intervento di costruzione per un costo di circa 250.000 euro, oltre ad un contributo del Comune di Riva del Po di 80.000 euro.

Il CIR potrà raccogliere diverse tipologie di rifiuti, sia domestici che non domestici.

Le tipologie di rifiuti che sarà possibile conferire sono: elettrodomestici di diverse dimensioni, pericolosi e non (RAEE quali frigoriferi, congelatori, lavatrici, televisori, computer, ecc.); sfalci, ramaglie e potature; mobili ed ingombranti in legno; attrezzature ed ingombranti in ferro; vetro ingombrante; cartone; oli minerali e filtri per auto; batterie e accumulatori al piombo; oli vegetali e grassi animali; rifiuti chimici domestici (spray, vernici, solventi, insetticidi, ecc.); vernici; tubi fluorescenti (neon); toner e rifiuti da stampa elettronica; pile alcaline; farmaci scaduti.

(d.m.b.)

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