Berra – Sono trascorsi 15 anni da quando ha cessato (il primo gennaio del 2005) il suo servizio ma il cartello è ancora lì, ad indicare la direzione di dove si poteva prendere il traghetto sul Po, tra Berra e la località Santi di Papozze (Rovigo): in molti lamentarono il rischio del definitivo tracollo di un’epoca che non sarebbe più potuta tornare.
“Invece il collegamento fra le due sponde ritornerà ad essere una realtà”. Era stato l’allora assessore comunale a darne notizia, durante una seduta consigliare. Mentre un altro consigliere, sapendo di “trattative avanzate”, aveva chiesto “quando partirà il servizio di traghetto”. “A primavera inoltrata” aveva risposto l’assessore.
Chiacchiere, solo chiacchiere, perché il traghetto tra le due sponde non è mai ripartito nonostante le rassicurazioni fornite dalle Province di Ferrara e Rovigo, dalle regioni Emilia-Romagna e Veneto, dalle amministrazione comunali interessate.
Della questione erano stati interessati anche i due parchi del Delta, quello emiliano e quello veneto ma nulla si è mosso. Però il cartello è ancora lì, che indica dove prenderlo, esca per qualche straniero che abbocca nel “tranello”. Qualche simpaticone ha aggiunto la scritta “…na volta”, che rende ancor più l’idea di come questo servizio rimane un ricordo.
Il traghetto è rimasto solo cosa per nostalgici: infatti nessuno avrebbe scommesso anche un solo cent che questo servizio sarebbe ripartito, forse anche gli stessi amministratori; poca la convinzione, anche se qualcosa si è provato. La trattativa di cui si parlava era con un imprenditore locale. La chiatta che doveva svolgere le funzioni di traghetto sarebbe stata molto più capiente: poteva trasportare anche pullman o camion. Dovevano essere predisposti attracchi adeguati e infrastrutture arginali corrispondenti, finanziabili interamente con fondi Cipe.
La novità doveva essere quella di inserire questo servizio all’interno di un programma turistico zonale. Il privato gestore del traghetto doveva predisporre un punto ristoro, servizi e attracchi per natanti da diporto, noleggio di piccole imbarcazioni, canoe e bici per escursioni ambientali all’interno dei due territori.
Insomma un vero salto nel turismo, quello che è sempre mancato in questa zona e che ancora manca. E allora…accontentiamoci del cartello e, chissà mai, che un giorno possa ritornare utile.
(l.c.)
Views: 400