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CODIGORO – IL CADF RIPROPONE PER IL 2019 IL “FONDO RISCHI FUGHE ACQUA” UNA TUTELA PER GLI “SPRECHI” DOVUTI A ROTTURA E CHE, SENZA IL FONDO, COSTEREBBERO PARECCHI EURO

Codigoro Torna nel 2019 il Fondo Rischi Fughe Acqua: a comunicarlo è il Cadf, l’azienda che distribuisce l’acqua potabile.

“Anche quest’anno torna il Fondo Rischi Fughe Acqua con le stesse modalità degli anni precedenti – spiega il consorzio – come ben tutti sanno, prima o poi, può capitare di accorgersi di una rottura privata a valle del contatore che, piccola o grande che sia, avrà conseguenze sull’ importo fatturato in bolletta.

L’Azienda per il quarto anno consecutivo dà la possibilità, a chi ha aderito al Fondo Rischi Fughe Acqua, di avere riduzioni in bolletta e quindi di affrontare con una certa serenità l’impatto con la bolletta relativa alla fuoriuscita occulta”.

QUANTO COSTA
La quota di adesione è di euro 15,00 iva inclusa per appartamento o unità immobiliare come gli anni precedenti.

CHI PUÒ ADERIRE
Potranno aderire tutte le utenze ad uso domestico, le comunità, le utenze dei Comuni Associati, e le utenze non domestiche con un consumo medio triennale inferiore a 300 mc/anno.

COSA FARE E COME PAGARE
La prima cosa da ricordare è pagare il bollettino, quando arriva a domicilio, entro i termini indicati: i pagamenti successivi non saranno considerati validi e saranno restituiti nella prima bolletta successiva al pagamento tardivo. Non sarà attivata la domiciliazione bancaria o postale per il pagamento del bollettino di adesione al Fondo Rischi Fughe Acqua in quanto si tratta di un’adesione volontaria. Il bollettino non sarà quindi addebitato in automatico sul conto corrente bancario o postale come le altre bollette. Il bollettino può essere pagato presso gli sportelli postali, i Punti SisalPay presso bar, tabacchi, edicole oppure con la App SisalPay o su www.sisalpay.it, la rete Punto Servizi o con carta di credito su www.cadf.it.

ROTTURA O FUGA: IN QUALI CASI
La fuga d’acqua deve essere derivata da un fatto accidentale o involontario a valle del contatore e la perdita deve avvenire in una parte dell’impianto interrato e comunque non in vista e non rilevabile in modo diretto ed evidente. Sono escluse dalla definizione di fuga le perdite derivanti dal non perfetto funzionamento dei rubinetti e degli scarichi.
La perdita d’acqua, per rientrare nei limiti di utilizzo del Fondo, deve aver fatto registrare un consumo superiore al doppio della media dei tre anni precedenti rapportata al periodo entro il quale si è verificato l’evento.

TERMINI PER RICHIEDERE L’ADESIONE
La seconda cosa da ricordare è il termine per dichiarare la rottura: per usufruire dei benefici previsti l’utente deve inviare una comunicazione di avvenuta riparazione indicando la data e la lettura del contatore. Se l’utente si rende conto di una rottura in atto solo al ricevimento della bolletta, la comunicazione dovrà pervenire entro 15 giorni successivi alla scadenza della bolletta relativa al periodo in cui si è verificata la perdita; oltre i 15 giorni successivi alla data di scadenza l’utente non potrà beneficiare del Fondo Fughe per i volumi fatturati nella bolletta ma solo per l’ulteriore quantitativo registrato dal contatore sino alla riparazione.

DOVE COMUNICARE LA ROTTURA E A CHI
Per la comunicazione scritta è possibile scaricare il modulo che si trova nella sezione dello Sportello Online del sito www.cadf.it o tramite una semplice comunicazione scritta inviata per mail a info@cadf.it o per fax (0533 713617) o spedita a C.A.D.F. Spa via Alfieri 3 Codigoro 44021 (FE).
L’utilizzo del Fondo può essere concesso una volta soltanto per anno solare.

COME FUNZIONA IL CONTEGGIO
La bolletta relativa al consumo comprensivo della perdita verrà conteggiata addebitando all’utente: la media, calcolata negli ultimi tre anni, del consumo registrato nel periodo, applicando le tariffe in vigore; il rimanente quantitativo di acqua prelevata fatturata a “tariffa ridotta “senza addebito dei canoni fognatura e depurazione.

La tariffa ridotta corrisponde ad euro 0,60 a mc. per gli usi domestici (anziché la tariffa eccedenza) e per gli usi non domestici corrisponde ad euro 1,63 pari alla tariffa base (anziché la tariffa eccedenza). Inoltre è stato previsto che l’importo relativo alla rottura che rimarrà addebitato all’utente non potrà essere superiore ad euro 5.000,00 più iva 10%.

ALCUNI ESEMPI
Vediamo il caso di una famiglia di 2 persone: la bolletta media prevede un consumo di 40 mc a trimestre e corrisponde ad euro 128,92:
1° ipotesi: riceve una bolletta di 490 mc che contiene una perdita di 450 mc
non ha aderito al Fondo Fughe paga euro 1.741,08
ha aderito al fondo Fughe paga euro 425,92
con un risparmio di euro 1.315,16
2° ipotesi: riceve una bolletta di 990 mc che contiene una perdita di 950 mc
non ha aderito al Fondo Fughe paga euro 3.472,92
ha aderito al Fondo Fughe paga euro 755,92
con un risparmio di euro 2.717,00
Nel caso di un uso non domestico: la bolletta media prevede un consumo di 40 mc a trimestre e corrisponde ad euro 117,88:
1° ipotesi: riceve una bolletta di 490 mc che contiene una perdita di 450 mc
Non ha aderito al Fondo Fughe paga euro 1.375,18
Ha aderito al Fondo Fughe paga euro 924,73
Con un risparmio di euro euro 450,45
2° ipotesi: riceve una bolletta di 990 mc che contiene una perdita di 950 mc
Non ha aderito al Fondo Fughe paga euro 2.772,12
Ha aderito al Fondo Fughe paga euro 1.821,23
Con un risparmio di euro 950,94.

(l.c.)

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