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RIVA DEL PO – VOLANO GLI STRACCI ALL'INTERNO DELL'UNIONE DEI COMUNI – NON SONO D'ACCORDO SU NULLA – ULTIMO NODO LA SANITA', UN PROBLEMA CHE COINVOLGE TUTTI

NELLA FOTO IL COMUNE DI JOLANDA: HA FATTO BENE A DIMETTERSI DALL’UNIONE, FORSE.

Riva del Po – Come mettere cavolfiore e sogliola a cuocere nella stessa pentola e fare in modo che l’uno non prenda il sapore dell’altra? Difficile. Una volta esistevano pentole, accessori li chiamava chi li vendeva, che potevano fare questo. O quanto meno lo diceva chi le pentole lì vendeva. Ora però “il problema” è un altro.

Come mettere destra e sinistra all’interno dell’unione Terre e Fiumi senza che uno prenda il “gusto” dell’altro? Bisognerebbe usare quegli utensili ma non si può. Eppure l’uomo, l’umano, senza una delle due parti, destra e sinistra, si troverebbe a disagio: lavorano in sinergia. Niente da fare, all’Unione litigano. Idee contrapposte da assemblare.

Come detto non più di due settimane fa “Sono  giorni bollenti, di fuoco, quelli in seno all’Unione Terre e Fiumi……”. La guerra continua, anche se, come qualcuno dice, è una guerra tra poveri. Con l’aggravante che ora il contendere è quello che sembrava essere il punto di forza: LA SANITÀ.

Non entriamo nel dettaglio, non serve, perché alla base di tutto ci sta il “solito” nodo politico. Qui non siamo di fronte a contrapposizioni di idee ma a contrapposizione di colori. Se tu dici bianco io, per forza, devo dire nero, e viceversa. Questa Unione è nata e vissuta sotto la spinta di sinistra che, anche se non andava tanto d’accordo, ANDAVA. Ora è arrivata la destra e il colore deve cambiare, indipendentemente se l’esistente sia o no fatto bene, sia o no funzionale. Giusto o sbagliato è difficile da dirsi. Però deve essere così.

Ed allora ecco che la guerra è iniziata. Però bisogna fare attenzione perché se il “giochino” si rompe ci rimettono tutti, grandi e piccini, perché questa unione fa “comodo” ed è utile a tutti. Copparo, Riva del Po e Tresignana: non esiste alcun obbligo sul fatto che questa Unione debba continuare ad esistere, Jolanda docet, però se è ancora lì è perché questa Unione fa comodo a tutti, con motivazioni e interessi diversi. E allora ritorniamo da capo.

Le differenze politiche e i pesi che fanno la differenza. Sulle prime non ci sono dubbi: due sindaci di sinistra (Tresignana e Riva del Po) contro uno di destra (Copparo). Sui pesi è più difficile fare i conti, perché ci sono il numero degli abitanti, l’estensione territoriale, la complessità economica. E poi il nunero di Consiglieri e la composizione della Giunta in seno all’Unione. E poi il classico 2 contro 1, che vince sempre. E allora si ripresenta la “solita” domanda: Unione SI, Unione NO. Il 31 dicembre 2019 scadranno tutte le convenzioni e tutti i nodi verranno al pettine. Saprà Andrea Zamboni “strigarli” tutti?

Per poter proseguire con l’attività dell’Unione? Alla prossima puntata. Dimenticavo, perché scontato, quelli che ci rimettono di più sono i cittadini, di destra – di centro – di sinistra, che PURTROPPO non hanno voce in capitolo.

(ci.ci.)

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Un pensiero su “RIVA DEL PO – VOLANO GLI STRACCI ALL'INTERNO DELL'UNIONE DEI COMUNI – NON SONO D'ACCORDO SU NULLA – ULTIMO NODO LA SANITA', UN PROBLEMA CHE COINVOLGE TUTTI

  • Ma quando scrive questo ci.ci. Non si capisce mai niente è possibile sapere qual’è il problema sulla sanità che divide l’unione?

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