Riva del Po – Il volontariato come spina dorsale per la vita dei paesi del comune di Riva del Po. Non è il titolo di un convegno (potrebbe essere interessante) ma una constatazione reale, vera, perché se ancora esistono sagre paesane o comunque iniziative di piazza, con lo scopo di tener viva la tradizione e la popolazione, questo lo si deve sicuramente alle associazioni di volontariato.
Chi più chi meno porta in piazza la sua esperienza e possibilità, con tutte le difficoltà del caso, non ultima quella tanto odiata “Circolare Gabrieli”. E poi il “reclutamento” – termine brutto ma significativo – di volontari, legato al ricambio generazionale. Nel comune di Riva del Po sono molte le associazioni di volontariato, alcune anche datate, ma nessuna esente da queste problematiche.
“La situazione volontari ad oggi nel nostro ambito è di 18 soci maschi e 17 femmine – spiega Mauro Tumiati, presidente dell’ACS Berra – Siamo calati notevolmente come numero (la metà circa) da quando siamo partiti.
Guardandoci attorno abbiamo intravisto il nostro futuro nei giovani che frequentano ed animano il Centro Sociale La Colomba , tanto da iniziare una collaborazione per tutte le nostre iniziative “sagristiche”.
Oggi abbiamo un gruppo di una decina di giovani (una generazione in meno dello zoccolo duro), che si è integrato in modo importante, tant’è che oggi abbiamo due vicepresidenti ed una segretaria giovani. Certamente avremmo bisogno di più volontari, ma non si può costringere nessuno, chi crede nelle cose che facciamo prima o poi si avvicina. Se l’entusiasmo non viene a mancare credo che la nostra Associazione potrà ancora dire e fare qualcosa per il territorio”.
Più complesso lo stato della Proloco “Terre Bacchelliane” di Ro, per anni praticamente inattiva ma ora sull’onda della ripresa, come spiega il presidente Massimo Maranini. “Ci troviamo di fronte ad un cambiamento storico; la fusione dei due comuni ha cambiato un po’ il sistema e noi dobbiamo adattarci.
Noi comunque ci stiamo organizzando per alcune iniziative Natalizie e successivamente faremo incontri pubblici riguardanti i nostri territori. È nostra intenzione spaziare su tutti i paesi del comune: si parlera di usi e costumi del territorio con dei commedianti”.
Soddisfatti, in parte, i colleghi di Serravalle. “È vero purtroppo – spiega il presidente della Proloco “Serravalle Insieme” Carlo Gori – le generazioni sono cambiate e soprattutto i giovani non hanno più la voglia di mettersi in gioco ed entrare a far parte del mondo del volontariato.
Per fortuna nella nostra associazione Proloco i giovani non mancano e credo siamo una delle poche che ancora riesce ad avere dei giovani. Qualche giovane anche nell’ultima manifestazione fatta si è reso disponibile a dare un aiuto generale.
Quindi posso affermare che nella nostra comunità ancora qualche giovane pronto ad aiutare c’è ed è una fortuna vedendo altre realtà che ci circondano”.
L‘associazione Palio Serravalle organizza, lavora, porta manifestazioni in piazza, ma non è soddisfatta.
“Quest’anno non siamo riusciti a portare in piazza il Palio – spiega Leonardo Peverati, attivista di lungo corso – ed il motivo è presto detto: mancanza di manodopera, tanto per essere sintetici. La cosa è più complicata di quello che può sembrare. Questo è una Associazione nata per i giovani e devono essere i giovani a gestirla.
Purtroppo e per i più svariati motivi in questo periodo tutto questo non sta accadendo. Non ci perdiamo d’animo e con l’inizio del nuovo anno ci incontreremo, ci confronteremo, proveremo a ritornare “grandi”. I margini ci sono”.
La Proloco di Cologna, che lo scorso anno non ha portato in piazza la festa paesana, sta cercando di risollevarsi, di aggregare nuove forze ed il momento di aggregazione è quello del Natale.
I volontari del direttivo, Michele, Mauro, Nicola, Ulisse, Linda, Roberto, Gabriele, Antonio, hanno iniziato a costruire la Stella di Natale sul sagrato della chiesa e “Ci farebbe molto piacere vedere qualche nuovo volontario in più, anche per cercare di capire se ci può essere una possibilità per organizzare la prossima sagra” è il loro messaggio.
(l.c.)
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