Copparo – Parliamo di Unione Terre e Fiumi e partiamo dalla fine, cioè da dove eravamo rimasti alla fine del 2019.
Nell’ultimo consiglio comunale di Riva del Po, dopo che il Presidente Andrea Zamboni aveva fatto il punto della situazione, che lasciava presagire un proseguimento condiviso e tranquillo, aveva esclamativo sottovoce “se andiamo d’accordo”.
Ed il punto è proprio questo: NON VANNO D’ACCORDO. Secondo i programmi il 27 dicembre scorso doveva essere l’ultimo incontro della Commissione per formulare lo Statuto ma in realtà – e per via di questi disaccordi – di incontri se ne faranno altri.
Sul tavolo una proposta fatta dal gruppo “UnioneSì”, in revisione dello Statuto dell’Unione per accogliere le richieste di Copparo di essere maggiormente rappresentato in Consiglio e contemporaneamente garantire una giusta ed equa rappresentanza ai Comuni di Tresignana e Riva del Po.
Il gruppo “UnioneSi”, composta da Consiglieri che rappresentano le forze civiche e di centrosinistra dell’Unione Terre e Fiumi, spiegano la loro proposta.
“Nell’ambito della Commissione abbiamo cercato di proporre una sintesi all’altezza delle aspettative di tutti i gruppi e siamo fiduciosi che anche il centrodestra voglia confrontarsi nel merito, senza abbandonarsi alla tentazione di usare lo Statuto per definire a tavolino maggioranze non realistiche.
La nostra proposta prevede 13 consiglieri copparesi, 6 di Tresignana e 6 di Riva del Po, con le dovute proporzioni fra maggioranze e minoranze presenti nei singoli comuni. Allo stesso modo, per il funzionamento della Giunta, immaginiamo uno strumento che spinga i sindaci a collaborare nell’interesse dei cittadini, attraverso una norma che vincoli l’adozione delle delibere di Giunta alla maggioranza di almeno due sindaci che devono comunque rappresentare la maggioranza della popolazione”.
Come dire che può essere adottata solo una maggioranza a due sindaci con la presenza del sindaco di Copparo.
“L’Unione comporta grandi benefici per tutto il territorio – concludono i consiglieri, sulla stessa base di quanto espresso la Presidente Zamboni – ed è lo strumento per ottenere maggiori fondi e maggiori risparmi di spesa a diretto vantaggio dei cittadini. Oltre a ciò, risponde alle esigenze di velocità dei procedimenti per le imprese insediate sui tre comuni. La revisione dello Statuto può essere l’occasione per rafforzarla”.
In poche parole si ritorna da capo, con Copparo che “vuole tutto” e Tresignana e Riva del Po che non mollano niente. L’unica cosa che avanza è la nomina del nuovo comandante della Polizia Municipale dell’unione, nella figura dell’ex vice comandante Gianni Gardellini.
(ci.ci.)
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