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ARIANO POLESINE – L'INCENDIO DI VILLA PAVANINI E', SICURAMENTE, DOLOSO – AL MOMENTO DEL FATTO C'ERANO DUE PERSONE ALL'INTERNO DELLA VILLA

ARIANO POLESINE – Una segnalazione attendibile dà per certo che al momento dell’incendio all’interno della villa Pavanini c’erano due persone.

Un elemento importante, veicolato dai social, che potrebbe essere di interesse investigativo, nelle indagini aperte sul rogo che, mercoledì pomeriggio, ha divorato villa Pavanini, storica dimora di via San Francesco ad Ariano Polesine.

L’ipotesi del rogo si era fatta immediatamente strada quando era risultato chiaro, ai vigili del fuoco, che nella struttura non vi fossero impianti attivi o dispositivi che possano avere generato una scintilla o un cortocircuito e innescato le fiamme. Non ci sono ancora certezze, dal momento che il provvedimento di sequestro è scattato unicamente nella mattinata di giovedì, ma le indagini sono in corso.

Intanto, si conferma che il bilancio dei danni è pesantissimo. Parte del tetto ha ceduto ed è crollato, così come parte dei pavimenti dei piani superiori. I muri, in alcuni punti, hanno subito danni ingenti e si sono crepati, restando pericolanti.

Villa Pavanini risale alla metà del 1800. Prima c’erano un convento dedicato a San Francesco, una chiesa dedicata a San Nicolò, e un cimitero. Nel periodo napoleonico la struttura fu smontata e i mattoni furono venduti per essere utilizzati in nuove costruzioni edili. Successivamente, nel 1850 circa, fu costruita Villa Pavanini e ad un lato c’è ancora un arco che dicono che fosse appartenente all’ex convento.

La villa era abitata dalla famiglia Pavanini, una delle famiglie nobili di Ariano nel Polesine. Negli anni la famiglia ha venduto la villa e alcuni anni fa fu comprata da Michele Bolzoni, marito di Claudia Mantovani, attuale proprietaria.

(l.c.)

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