Berra – I primi 5 giorni di ogni mese sono sempre quelli più “pesanti”: un solo impiegato e le pensioni da distribuire. Siamo alle poste di Berra e la situazione di lunga attesa da parte degli utenti si protrae ormai da decenni. Le lunghe proteste e reclami non sono servite e quindi i disagi proseguono.
“Basterebbe che nei giorni più critici, che sono appunto quelli del pagamento delle pensioni e pochi altri che riguardano le scadenze regolari di alcune utenze, arrivasse in appoggio un’altra impiegata”.
Sono ormai anni e anni che queste parole si ripetono da parte degli utenti all’interno della posta. Tempo fa c’è stato un periodo dove in questi giorni arrivava un impiegato/a appositamente per erogare le pensioni ma la cosa durò poco.
“Nonostante la tecnologia sia avanzata qui le cose sono sempre ferme – spiega un signore, in coda per pagare – la connessione internet va a rilento e a volte si blocca tutto. L’impiegata deve resettare e ripartire per fare l’operazione e quindi si perde molto tempo. Poi ci sono le pensioni: molti anziani preferiscono ritirare il contante.
Sono molti i pensionati che hanno aperto un conto corrente, dove farsi depositare la mensilità, ma poi vengono ugualmente in posta nei primi giorni del mese per ritirare il contante, che a giusta ragione gli serve. Qui non abbiamo un postamat e quindi bisogna rivolgersi direttamente allo sportello. Ne consegue anche che a prelevare deve venire il titolare del conto, con ulteriori disagi”.
Molto tempo fa alcuni cittadini chiesero alle poste di istallare il postamat. “Ci risposero che in questa filiale mancano gli spazi necessari”.
Insomma, un continuo accumularsi di problemi e disagi, che rendono le attese “interminabili”.
“Da noi andare alle poste è peggio che andare dal dottore – dice una signora, in attesa di pensione, che poi ironizza – almeno qui però non c’è di mezzo la salute”.
Ma è certo che non tutti i giorni sono così.
(l.c.)
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