Serravalle – Vi ricordate la piena del Po a novembre 2019? Ebbene, dimenticatevela. Perché ora siamo in siccità, esatto, in siccità, come se fossimo d’estate. Come dico sempre, a chi mi chiede se c’è acqua nel Po, “Se ti butti e non sai nuotare ti anneghi”, è ovvio che di acqua ce n’è, ma poca per la stagione attuale. E quindi, dopo aver affrontato l’emergenza piena, ora la situazione si è capovolta, con il grande fiume che soffre di siccità come se si fosse in piena estate.
Le bizzarrie del clima fanno saltare schemi e abitudini e ribaltano le stagioni. Il corso del Po in 90 giorni passa dalle golene allagate, dai fontanazzi, alla formazione di isole di sabbia, e scarsità di acqua.
Il Po già in secca ci fa riscoprire un pieno agosto, anche se i maglioni e i giacconi non hanno ancora lasciato posto a magliette e condizionatori. Ora il livello idrometrico del Po “è sceso ed è basso come in piena estate” sottolinea Coldiretti Emilia. Che evidenzia anche che anomalie si vedono anche nei grandi laghi “che hanno percentuali di riempimento che vanno dal 25% di quello di Como al 28% dell’Iseo”.
La Coldiretti spiega che: “Il livello idrometrico del fiume Po al Ponte della Becca è di -2,4 metri, lo stesso di metà agosto scorso. Sono gli effetti del grande caldo e dell’assenza di precipitazioni significative in un inverno bollente con una temperatura che fino ad ora è stata in Italia superiore di 1,65 gradi la media storica secondo le elaborazioni su dati Isac Cnr relativi al mesi di dicembre e gennaio”.
La situazione critica ha spinto l’Autorità distrettuale di bacino a convocare per il 6 marzo l’Osservatorio sulle crisi idriche per fare il punto della situazione anche perché non si prevedono precipitazioni se non di scarsa entità, per cui potrebbero verificarsi ulteriori riduzioni dei livelli idrometrici anche del 20%.
Che dire:”La tempesta…….dopo la tempesta”
(ci.ci.)
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