In un territorio dove la nebbia è di casa sapere come usare fendinebbia e retronebbia diventa cosa indispensabile. Eppure ci sono molti automobilisti che non li usano correttamente. A volte basterebbe anche un po’ di buon senso: lo sappiamo tutti che i retronebbia spenti con la nebbia evitano a chi segue di vederci per tempo, come pure gli stessi danno fastidio quando non c’è nebbia. Infatti il loro utilizzo è strettamente connesso alle condizioni metereologiche.
FENDINEBBIA E RETRONEBBIA
Il Codice della Strada, all’articolo 151, comma C sulle “definizioni relative alle segnalazioni visive e all’illuminazione dei veicoli a motore e dei rimorchi”, definisce i fari fendinebbia anteriori come “dispositivi che servono a migliorare l’illuminazione della strada in caso di nebbia, caduta di neve, pioggia o nuvole di polvere”.
I fendinebbia non sono un dispositivo obbligatorio sugli autoveicoli, su alcuni – soprattutto negli allestimenti meno ricchi – non sono presenti oppure sono degli accessori offerti a pagamento, mentre sulle versioni più complete sono spesso di serie. Servono a migliorare la visibilità in presenza di foschia, nebbia, pioggia e neve, grazie ad un fascio luminoso puntato più in basso rispetto ai fari tradizionali.
I retronebbia invece sono un dispositivo obbligatorio su qualsiasi veicolo, talvolta limitato ad un solo proiettore – posizionato indifferentemente a destra, a sinistra o al centro della parte posteriore del mezzo – altre invece comprendente luci posizionate su entrambi i lati. Il compito della luce retronebbia è quello di rendere visibile il veicolo ai mezzi che lo seguono in presenza di scarsa visibilità, dovuta agli stessi fenomeni metereologici che rendono necessaria l’accensione dei fendinebbia.
QUANDO VANNO USATI
Tanto i fari fendinebbia tanto i retronebbia vanno usati solo in caso di necessità e sempre con particolare attenzione, l’articolo 153 C.d.S. – che disciplina l’uso dei fari prescrive al comma 2 anche l’uso dei dispositivi antinebbia. In caso di pioggia molto forte, oppure durante una nevicata in atto, le luci antinebbia anteriori sostituiscono gli anabbaglianti grazie al fascio di luce che illumina poco al di sopra della superficie stradale e ai lati del muso del veicolo. I retronebbia, più potenti rispetto alle luci di posizione posteriori, rendono più visibile il veicolo a chi segue aumentando la sicurezza. In caso di foschia o di nebbia, i fari fendinebbia diventano gli unici proiettori in grado di illuminare in maniera efficace la strada. Grazie al faro di luce indirizzato verso il basso, infatti, evitano il fenomeno della rifrazione della luce sulle piccole goccioline d’acqua che rimangono sospese in aria, e che più vengono illuminate – ad esempio tramite i fari abbaglianti – e più rendono difficoltosa la guida. In caso di foschia e nebbia, il faro retronebbia permette che il veicolo venga visto anche a distanza, e il mancato utilizzo viene punito con una sanzione compresa tra 41 e 168 euro e la decurtazione di un punto.
QUANDO NON VANNO USATI
Di contro, utilizzare fendinebbia e retronebbia quando non è necessario è inutile e può diventare fastidioso e quindi pericoloso. Ad esempio, in condizioni metereologiche ottimali il retronebbia tende ad abbagliare gli automobilisti che seguono, diventando un pericolo per la sicurezza. Analogamente, i fendinebbia possono risultare fastidiosi quando si incrocia un veicolo.
L’uso improprio dei fari antinebbia è punito con una sanzione compresa tra 41 e 168 euro.
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