Sant’Apollinare – Il ponte della Barchessa? “Un gran zibaldone” direbbe mio nonno. Tutti lo vogliono ma nessuno fa sul serio. Almeno è quanto emerge dalle discussioni in atto.
Molte le parti coinvolte, tranne quelle che dovrebbero – il condizionale è d’obbligo – agire materialmente: amministrazione regionale e provinciale.
Ora nasce anche un’altro dubbio, come se quelli già esistenti non fossero sufficienti, che è quello della proprietà/gestione del ponte in seno al Consorzio di Bonifica. Se così fosse ecco che anche il Consorzio, o addirittura solamente il Consorzio, dovrebbe partecipare alla spesa.
Ma è chiaro che il ponte della Barchessa, o meglio quello che dovrebbe nascere, sta a cuore a tutti, ai cittadini, all’amministrazione comunale come alle forze di opposizione: l’atteso ripristino, la cui chiusura al traffico si protrae da un anno, è motivo di disagio per i residenti e lavoratori dei territori di Jolanda, Copparo e Riva del Po, anche se quest’ultimi non sono direttamente interessati ai lavori di ripristino.
L’obiettivo è comune ma non lo è la forza, perché ognuno corre da sé. Si mettono in dubbio le parole di tutti, e tutti contestano tutti. Una situazione già vista in altri contesti e che porta ad un nulla di fatto. La cosa certa è che se non si procede per gradini istituzionali in modo uniforme e sinergico il ponte della Barchessa non vedrà il tramonto e, a quanto pare, si è ancora lontani da questa fase.
Prima di tutto occorre presentare un progetto di fattibilità alla Regione (il sindaco di Jolanda, Pezzolato, ha detto che lo ha fatto mentre l’opposizione Jolandina dice di no), con tanto di richiesta ufficiale di intervento. Nel mentre il Comitato, guidato da Massimo Piva, cerca di controllare quanto accade.
La cosa certa è che i cittadini attendono inermi che il ponte venga rifatto.
(ci.ci.)
Views: 47