Serravalle – La chiusura della filiale Bper di Serravalle, prevista per il 22 maggio prossimo, ha preso un po’ tutti alla sprovvista, amministrazione comunale compresa, che attraverso il sindaco esprime tutto il suo disappunto.
“Abbiamo appreso in modo indiretto ed inaspettato come amministrazione comunale della prossima chiusura della filiale della BPER di Serravalle – spiega il sindaco di Riva del Po Andrea Zamboni – In modo indiretto perché di fatto non c’è stata data alcuna comunicazione ufficiale da parte dei vertici della banca di operare tale scelta, neppure attraverso la stampa ma solo per un articolo pubblicato su una pagina web locale.
Ancora una volta BPER al di là delle proprie ragioni aziendali ha scelto la strada di un modus operandi nei confronti dei suoi correntisti e dei cittadini dove eroga i propri servizi veramente poco altruista per non dire becero nelle modalità di questa chiusura che seppur non ancora annunciata è di fatto in esecuzione, mettendo ancora una volta tutti di fronte al fatto compiuto.
Non ci sono note le ragioni di tale scelta che possono essere molteplici e forse anche avere un fondamento logico. Tuttavia la mancanza di una qualsiasi comunicazione rappresenta un fatto grave nei confronti di tutti i cittadini di Riva del Po e della comunità di Serravalle.
Inutile dire che la chiusura in un periodo come questo estremamente particolare ed eccezionale, nel pieno di un’emergenza sanitaria che avrà ripercussioni sicuramente economiche per tutto il paese, rappresenta una mancanza di rispetto verso la comunità e i propri clienti, per non dire, una mancanza di sensibilità oggettiva e di responsabilità morale.
Come è avvenuto per la filiale di Cologna, la filiale di Serravalle viene chiusa senza che vi possa essere stata nessuna possibilità di confronto o di verifica della situazione, visto che sono già partite le lettere ai correntisti e quindi tale processo avviato appare irrevocabile.
Inutile ricordare che in questi anni per scelte analoghe e con le stesse modalità di preavviso sono stati chiusi anche da altri istituti bancari diverse banche sul nostro territorio come a Ro e Cologna e che di fatto rimangono solo due filiali presenti nel centro di Berra.
E’ dalla fine degli anni 90 che il sistema bancario è in sofferenza. Pur avendo retto, in generale, la crisi del 2008 gli istituti hanno ridotto fortemente la loro presenza nel territorio chiudendo diverse sedi anche nella nostra provincia.
La diffusione della tecnologia avrà anche alleviato diverse difficoltà operative, tuttavia in una zona dove la percentuale delle persone anziane è molto alta questo rappresenta un limite ed un disservizio ai cittadini.
Dispiace infine, ma come ultima analisi, che come al solito naturalmente, come è ormai abitudine, si sia pensato, senza alcuna esitazione di attribuire questa responsabilità all’amministrazione comunale che come tutti i cittadini subisce questa decisione.
Chiederemo nei prossimi giorni un incontro chiarificatore con la direzione operativa della Banca. Sappiamo benissimo che l’istituto non ha nessun obbligo di legge nei confronti dell’amministrazione comunale, tuttavia una cortesia istituzionale ed un aspetto morale nei confronti della comunità sarebbe stato gradito. Al di là di tutto questo ci poniamo al confronto con la direzione della banca auspicando che almeno in questo contesto le ragioni della comunità vengano ascoltate”.
(d.m.b.)
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