Berra – Il progetto denominato “Tenere il filo”, proposto dall’amministrazione Comune di Riva del Po per il nido dell’infanzia “Pollicino Verde” di Berra, vive la sua terza puntata: dopo le dure critiche della consigliera Daniela Simoni e l’altrettanto piccante risposta della maggioranza, ora è la volta della minoranza consiliare, che però lo fa in sede istituzionale, attraverso una interpellanza.
“Con la presente i sottoscritti Daniela Simoni, consigliere comunale lista civica “Gente di Riva del Po”, e Marianna Lucchin e Luca Rosa, consiglieri comunali lista “Centrodestra Unito per Riva del Po” preso atto che tutti i gradi gerarchicamente superiori alla base costituita da noi cittadini, e ci riferiamo al governo alla regione e al comune, in tanti mesi di emergenza sanitaria, non hanno mai elaborato decreti ordinanze o linee guida che tenessero in debita considerazione i nostri bambini e ragazzi”.
Poi tutta una serie di considerazioni per arrivare alle domande.
“Viste la Delibera GC N. 38 e la Determina n. 96, avente ad oggetto il progetto “TENERE IL FILO”, con la quale il comune ha accettato di collaborare con la Cooperativa le Pagine per l’attività comunicativa di supporto ai bambini ed alle famiglie mediante Facebook, mail e whatapp, nell’ambito della previsione del Decreto Cura Italia in merito a misure urgenti a sostegno delle famiglie; interpellato, ai sensi dell’art. 52 del Regolamento del Consiglio comunale di Riva del Po, per conoscere: Come si concilia questa progettualità con l’età dei piccoli destinatari, da 10 mesi a tre anni, relativamente alla loro capacità di attenzione e alla pericolosità dell’utilizzo di strumentazione elettronica (tablet, pc, cellulari) conclamata da specifici studi medici?
In che modo questo progetto, che si sostanzia nella trasmissione al rappresentante di classe di canzoncine e video, può essere considerato una misura urgente a supporto delle famiglie? A chi scrive pare piuttosto una modalità per rifondere la Cooperativa dei tanti mesi di inattività a seguito della sospensione del servizio e della collaborazione causa Covid19. La delibera GC n. 38 è stata votata a maggioranza.
Come si concilia il rapporto di dipendenza del vice sindaco con la Cooperativa che ha proposto il progetto e con la quale l’ente ha deciso di collaborare? Potrebbe ravvisarsi un conflitto di interessi a riguardo?”.
Ora si attende la risposta.
(d.m.b.)
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