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RIVA DEL PO – CONSIGLIO COMUNALE IN VIDEO CONFERENZA – APPROVATO A MAGGIORNANZA IL CONTO CONSUNTIVO 2019 – OPPOSIZIONE VOTA CONTRO O SI ASTIENE

Riva del PoApprovato a maggioranza, con i voti contrari dei tre consiglieri di “Gente di Riva del Po” e “Centrodestra unito per Riva del Po” e l’astensione della consigliera Serena Occhi di “Futuro Eco-compatibile“, il conto consuntivo 2019 del comune di Riva del Po.

L’assise, che si è svolta in videoconferenza per via dell’emergenza in corso, ha visto ancora una volta i consiglieri di minoranza Daniela Simoni (Gente di Riva del Po) e Marianna Lucchin, Luca Rosa (Centrodestra Unito per Riva del Po) uniti contro la maggioranza, accusata di aver prodotto un “nulla di fatto”.

“Dall’analisi puntuale del carteggio inviato alle minoranze – hanno affermato in modo unanime i tre consiglieri – ovvero un coacervo di numeri che come al solito costituiscono un documento ineccepibile dal punto di vista ragionieristico ma di difficile e complessa lettura per chi, come noi, si trova come al solito tutto confezionato, si evince che: a far data 1 gennaio 2019 il fondo cassa era di euro 1.632.805,56 e che il totale disponibile al 31 dicembre 2019 era di euro 1.650.415,82.

Questa cifra rappresenta dunque l’avanzo di bilancio 2019: una somma a dir poco vergognosa che in sintesi si risolve in un drammatico, ma fin troppo reale, nulla di fatto. Di certo nessun intervento straordinario ma anche la gestione ordinaria a quanto risulta è stata deficitaria.

Nel 2019 abbiamo giusto “tenuto aperta la bottega”, ovvero abbiamo pagato le spese fisse, quelle del personale (1milione di euro, somma che incide il 24% sulla spesa corrente, a ben vedere un’enormità, se si considera che i dipendenti lamentano una carenza di organico) e quelle dei mutui (che invece di andare ad estinguere definitivamente continuiamo a rinegoziare senza nemmeno passare in consiglio ma solo con atti di giunta (220mila euro di rata annua paghiamo a tutt’oggi).

A questo punto la maggioranza darà la colpa al commissario per i primi 6 mesi e per gli altri 6 al loro prematuro insediamento: è un copione già visto. La situazione debitoria ammonta ad oltre 7 milioni di euro, che significa 918,00 euro procapite, compresi i neonati. Interessante anche la cifra che viene indicata per i contenziosi in euro 355mila: siamo un ente litigioso non c’è che dire.

Di certo abbiamo un’eredità pesante: i marciapiedi incompiuti, l’abusivismo nella golena di Ro e non per ultimo la bega della Fondazione Braghini-Rossetti. A ben vedere tutte pendenze che ci trasciniamo da anni, grazie a precedenti gestioni amministrative indecise e fallimentari. La disponibilità è di circa 1 milione di Euro. Ma la progettualità corrispondente non ancora pervenuta”.

(l.c.)

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