Serravalle – Si fa sempre più insistente la richiesta di aprire il plesso scolastico di Serravalle, a fronte di una riorganizzazione pre scolastica dell’anno che sta per arrivare.
Grandi sostenitori di questa riapertura sono gli ex consiglieri Leonardo Peverati e Roberto Contato, ai quali si aggiunge l’ex primo cittadino di Berra Eric Zaghini, esponente di spicco di Italia Viva.
“Due milioni di studenti da ricollocare – commenta Zaghini – per garantire il distanziamento sociale”.
Italia Viva Ferrara da settimane va affermando che sarebbe utile riaprire i plessi chiusi di recente per via delle razionalizzazioni e degli accorpamenti succedutisi negli anni. Fino alla sconfitta del Covid-19 occorrerà cambiare tutti i paradigmi: prima si accorpava e razionalizzava, ora occorre distanziare, occupare meglio il territorio.
Inoltre, nessuno ne parla ma a settembre i Sindaci avranno il problema di garantire il distanziamento anche a bordo del trasporto scolastico. Non ci sono, pertanto, altre soluzioni: si riducano gli spostamenti e si riaprano i plessi di prossimità, quelli delle frazioni: si tratta in moltissimi casi di immobili ancora funzionali su cui basterebbero minimi interventi manutentivi.
Si vede sorpresa e dubbiosa la consigliera di minoranza Daniela Simoni (Gente di Riva del Po), che commenta: “Ma non si tratta degli stessi amministratori che prima hanno chiuso i plessi e ora dicono di riaprirli?!? Qui è tutto un fare e un disfare. E di mezzo sempre i soliti noti ovvero i cittadini”.
Dopo aver ribadito che la chiusura della scuola di Serravalle non è stata una sua scelta, Zaghini ribadisce che: “Ora, peró, siam di fronte ad una situazione completamente diversa e bisogna farci i conti: se si devono ridurre gli assembramenti, non vedo altre strade se non riaprire (temporaneamente, sino a che il Covid-19 sarà sconfitto) i plessi ancora riutilizzabili. Vale per Serravalle, a Riva del Po, vale per Francolino e Malborghetto a Ferrara (dove non governo certo io)”.
(l.c.)
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