Riva del Po – Con il lockdown alle spalle il sindaco di Riva del Po Andrea Zamboni analizza l’andamento del covid-19 e le sue conseguenze sul territorio comunale, che, se da una parte ha avuto pochi contagiati, dall’altra ha registrato qualche decesso, anche se il virus è stato contratto in strutture fuori dal comune.
“In questa fase di emergenza un ruolo importante lo hanno svolto le associazioni di volontariato – spiega il Sindaco – della Protezione Civile di Ro, di Berra Soccorso, dell‘Avis e delle Pro-loco, senza le quali sarebbe stato molto difficile gestire il tutto e che ringrazio tutti per il lavoro svolto”.
Durante questa emergenza da parte dell’amministrazione non sono state prese decisioni particolari con il Sindaco che si è limitato ad applicare, con ferrea fermezza, quanto disponevano i DPCM, ed hanno dato i loro frutti.
Ma diverse iniziative collaterali sono state intraprese ed alcune ancora in corso.
“Abbiamo distribuito circa il 60 % dei 49mila euro a disposizione alle famiglie più bisognose ed ora, assieme all’unione, stiamo valutando come elargire la cifra rimasta – dice Zamboni – per la parte che ci compete abbiamo spostato il pagamento della prima rata dell’Imu a settembre per coloro che sono in difficoltà economica. Abbiamo deciso di non far pagare la quota fissa dello smaltimento rifiuti – conclude Zamboni – a tutte quelle attività che non hanno lavorato e mi riferisco alle parrucchiere e barbieri, estetiste, negozi di abbigliamento ed altri”.
(d.m.b.)
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