Berra – Per tutti, a Berra, giovedì mattina è sinonimo di “prelievo del sangue“. Ma giovedì (9 luglio) mattina un piccolo assembramento di persone davanti alla palazzina dell’usl di via Bellaria ha attirato l’attenzione di molti.
Mascherina e distanziamento sociale erano ben rispettati ma la cosa è sembrata ugualmente anomala, visto il contesto sanitario.
“A fronte di numerose richieste per prelievi ematici – spiegano i medici di base – abbiamo deciso di riattivare il punto prelievi. Evidentemente qualcosa non ha funzionato a dovere, perché non era certo questo il nostro intento”.
L’utenza, oltre 50 persone, era stata ben informata: presentarsi all’orario prestabilito, con mascherina e mantenere il distanziamento sociale. Ma quello che non ha funzionato è stato l’orario, perché tutti, o quasi, hanno pensato bene di presentarsi prima, molto tempo prima, “per paura di perdere il posto”.
Da qui l’assembramento. Ma non solo, perché qualcuno, arrivando prima dell’orario prestabilito, ha poi avanzato pretese di entrare prima, dando inizio a qualche battibecco.
“Non siamo qui per fare i guardiani e ci affidiamo al buon senso dei cittadini – hanno commentato i medici – al senso civico. Noi vogliamo dare un servizio ed in cambio chiediamo collaborazione ma se questo deve vinire meno allora siamo anche disposti a chiudere”.
La cittadinanza è avvertita: se si vuole continuare ad usufruire di tale servizio bisogna attenersi alle regole.
(l.c.)
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