Due generazioni a confronto
CULTURA E MUSICA A RIVA DEL PO
Giancarlo Cobianchi, Carlo per gli amici, di anni 82 e da 50, guida indiscussa della Banda di Berra-Mesola. Lucido, appassionato, preciso nell’alternanza tra passato e presente: una vera enciclopedia vivente della storia musicale, tra il suo lavoro di dipendente comunale e maestri, direttori d’orchestra, allievi, nessun nome è dimenticato.
È autodidatta, vanta con umile orgoglio una vita intera dedicata alla ricerca e alla costruzione musicale perché la musica deve poter essere accolta, capita e goduta da tutti, anche e soprattutto da coloro che non hanno una particolare preparazione. Fino a 3 anni fa ha tenuto corsi per strumenti da banda. Tanti i giovani formati dalla sua scuola e tante le soddisfazioni ed i riconoscimenti delle amministrazioni locali che si sono succedute per i “servizi” (così li chiama) della sua banda, mentre lui è rimasto al suo posto perché la musica non ha colore.
Ma si emoziona tanto quando racconta di Lucia, la moglie perduta nel 2010 per un brutto male, gelosa della sua musica “Passi più tempo con lei che con me” gli diceva, per poi regalargli un clarinetto nuovo per il 25esimo anniversario del loro matrimonio.
Stefano Ongaro, di anni 46, ha compiuto gli studi musicali presso il Conservatorio “C.Pollini” di Padova ed ha conseguito il diploma accademico di secondo livello ad indirizzo interpretativo presso il Conservatorio “A. Buzzolla” di Adria (RO) e il diploma accademico di secondo livello di Musica da camera presso il Conservatorio “F. Venezze” di Rovigo.
E’ titolare della cattedra di clarinetto presso l’Istituto Comprensivo di Occhiobello (RO) e del Centro di Formazione Musicale Proscenio a Ro (da settembre 2019) e svolge una intensa attività concertistica sia come solista che in formazioni cameristiche ed orchestrali per conto di prestigiose associazioni e società di concerti. Determinato, consapevole e propositivo con l’intenzione di coniugare ciò che già esiste nel territorio con una progettualità dedicata allo sviluppo culturale e collettivo: un’orchestra junior, tanto per cominciare, nella considerazione che la musica ha un ruolo importantissimo nella vita dei giovani, capace infatti di amplificare le emozioni ma anche di rappresentare un punto di riferimento, costituisce un linguaggio universale, una sorta di specchio dove riflettere il proprio io interiore in un momento della vita caratterizzato da numerosi cambiamenti quasi sempre difficili da gestire.
Anche lui ha la sua Lucia, compagna di vita e di lavoro, soprano e docente di pianoforte. Giovane coppia con un radioso futuro tutto da scrivere.
Due ore di colloquio, mentre gli adorati strumenti di Carlo fanno da cornice all’incontro.
La completa disponibilità a collaborare e a costruire insieme si spera possa portare, nel nostro territorio comunale, quella cultura musicale che tanto manca fra le giovani generazioni, anche perché “…chi ama la musica ha un cuore gentile” (cit. Carlo Cobianchi).
Daniela Simoni
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