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SERRAVALLE – IL PALIO, ANCHE QUEST’ANNO, NON SI FARA’ E NON SOLO PER COLPA DEL COVID – LE DICHIARAZIONI DI FABRIZIO GHELLI, PRESIDENTE DEL PALIO, DESCRIVONO MOLTO BENE LA SITUAZIONE ATTUALE, E QUELLA FUTURA…

FABRIZIO GHELLI

Serravalle – Come molte altre attività di piazza anche il Palio di Serravalle quest’anno non si farà, una decisione maturata da tempo e che non ha nulla a che vedere con l’emergenza da covid-19 ma che, come la mancata edizione del 2019, deriva dalla mancanza di volontari.

“Premesso che comunque il Palio non si sarebbe ugualmente svolto a causa dell’ergenza sanitaria, abbiamo deciso che quest’anno il Palio non si farà – commenta Fabrizio Ghelli, Presidente dell’Ente Palio – anche l’anno scorso e per lo stesso motivo siamo stati costretti a non farlo”.

Una carenza cronica, che ha “costretto” il Direttivo dell’Ente a prendere una decisione definitiva. “Dopo lunga discussione – riprende Ghelli – abbiamo deciso che il Palio chiude e volta pagina. Ci dispiace molto ma purtroppo non ci sono alternative. Chi ci ha seguiti in questi ultimi anni avrà sicuramente notato che siamo andati in piazza con uno sforzo enorme. Non ci sono più i presupposti per poter continuare, anzi direi che i presupposti mancano già da tempo, almeno un paio di anni, ma per non lasciare nulla al caso abbiamo provato ad andare avanti. Ora siamo arrivati al dunque”.

“Non è mai facile prendere questo tipo di decisione – prosegue Ghelli – soprattutto quando riguarda un evento legato al paese da tanti anni e che ha coinvolto diverse generazioni. L’organizzazione del Palio è un’attività estremamente complessa, dove richiede un lavoro organizzativo costante per tutto l’anno come ad esempio la preparazione degli sbandieratori, che per potersi esibire in settembre iniziavano gli allenamenti a Febbraio.

Purtroppo cambiano i tempi, gli impegni e le persone; già da qualche anno riscontravamo la mancanza di interesse che aumentava sempre più, fino allo scorso anno dove la situazione è diventata insostenibile. Tuttavia anche la maggior parte dei Palio limitrofi ha fatto i conti con lo stesso problema, ed anche le realtà più grandi che ancora sopravvivono hanno grosse difficoltà. Quindi con la scadenza delle cariche del Consiglio Direttivo abbiamo deciso che l’organizzazione del Palio non rientra più tra le priorità dell’Associazione.

In qualità di Presidente, pur avendo la certezza di avere provato in ogni modo a salvare questa attività, mi assumo la responsabilità di non essere riuscito a trasmettere l’entusiasmo necessario affinché questa iniziativa potesse avere un futuro”.

Nulla si crea, nulla si distrugge, ma solo si trasforma. “L’Associazione Palio a livello istituzionale rimane comunque una realtà sana e solida – spiega ancora il Presidente – per questo, superata la fase acuta del Covid-19, ci stiamo riorganizzando insieme alle persone ancora disponibili con nuove attivita’ che a breve illustreremo, ed entro l’anno eleggeremo il nuovo consiglio Direttivo, azione rimandata appunto a causa del Coronavirus.

Nel cuore porterò per sempre il ricordo del primo Week end di settembre di ogni anno, dove per tre giorni riuscivamo ad unire tutti, dal bambino di 8 anni alla signora di 80, i giovani che frequentavano il​ “Popolo” e quelli che andavano da “Bigo” diventato poi “La Botte”… Ora voltiamo pagina – conclude Ghelli – ma se qualcuno fosse interessato alla riorganizzazione del Palio di Serravalle saremo sempre disponibili a qualsiasi discussione”.

Si chiude una porta e si apre un……… 

(l.c.)

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