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BERRA – DISAGI INFINITI PER CHI ASPETTA IL PROPRIO TURNO PER ENTRARE ALL’UFFICIO POSTALE – ATTESE ALL’APERTO SOTTO TUTTI I CLIMI – LA COLPA LA DIAMO AL COVID MA SONO I RESPONSABILI DEI SERVIZI CHE NON HANNO PROVVEDUTO A RISOLVERE I PROBLEMI

L’ATTESA ALL’ESTERNO DELL’UFFICIO POSTALE DI BERRA

Berra – Da quando il lockdown ha “imposto” aperture a giorni alterni, alle poste di Berra si susseguono attese infinite, anche in presenza di “pochi” utenti. Sicuramente il luogo dell’attesa è più “confortevole” rispetto a quello che spetta ai clienti della BPER, che si trova proprio di fronte, costretti ad attendere il loro turno sul marciapiede e all’esposizione di sole o pioggia.

“Durante i giorni caldi dell’estate eravamo all’ombra  – commentano i clienti delle poste – favoriti dalla posizione dello stabile, ma quando piove non c’è nulla che ci ripari. In molti rimangono seduti in macchina ad attendere il proprio turno per poi vedere scene fantoziane per correre verso l’ufficio. Una cosa tragicomica, che fa ridere ma anche piangere”.

Tra gli utenti ci sono molte persone anziane, soprattutto nei primi giorni del mese, quando si riscuotono le pensioni, ed una di queste, seduta sul suo carrello che funge anche da aiuto a camminare dice: “Mi chiedo se qualcuno dei dirigenti di poste ha notato che mancano le sedute per chi è costretto a lunghe attese. Noi anziani non veniamo mai presi in considerazione, si ricordano di noi solo quando arriva l’ora di pagare”.

Qualcuno suggerisce anche l’istallazione di un gazebo, visto che lo spazio non manca, “per poterci riparare dalla pioggia”. Ma la deludente conclusione è “ma se non l’hanno fatto fino ad ora, mi sa che non lo fanno più”.

(d.m.b.)

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