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COLOGNA – LUNEDI’ 12 OTTOBRE 2020 SECONDA UDIENZA DEL PROCESSO CONTRO SAVERIO CERVELLATI, REO CONFESSO DELL’OMICIDIO DI CINZIA FUSI – ESCUSSIONE DI TESTI E DEI PERITI DA PARTE DEL GIUDICE PIERA TASSONI – PROSSIMA UDIENZA LUNEDI’ 19 OTTOBRE 2020

Cologna – Lunedì 12 ottobre, seconda udienza, presieduta dal giudice Piera Tassoni, del processo contro Saverio Cervellati, l’omicida reo confesso della giovane colognese Cinzia Fusi, uccisa il 24 agosto del 2019 con “Non meno di cinque colpi – ha detto il medico legale – inferti con elevata energia”. Colpi che non avrebbero potuto salvare Cinzia nemmeno con un intervento immediato, tanto erano stati inferti con forza e violenza.

Secondo il medico legale Paolo Frisoni, che ha eseguito l’autopsia, a Cinzia Fusi, ha rinvenuto sette punti lesionati nella testa, dei quali sei sul lato sinistro e uno su quello destro, tutti con lacerazioni che arrivano in profondità.

Come prevedibile nell’udienza sono stati rivelati molti particolari tecnici, che possono riportare a quanto accaduto ma che sembrerebbero aggravare la posizione di Saverio Cervellati, come ad esempio la presenza dei sacchetti della spazzatura trovati di fianco al corpo della Fusi, che Cervellati ha giustificato con un “avevo freddo e ho pensato che anche lei ne avesse”.

Incongruenze, contraddizioni, sia con il fatto che la ritenesse già morta – di fatto non lo era, come ha affermato il carabiniere Antonio nella udienza precedente – sia con la spiegazione alternativa dell’averli posizionati ai lati della sua vittima per coprire il sangue. Dal canto suo Cervellati ha dichiarato di essersi difeso “dall’attacco” di Cinzia ma non ricorda nulla.

Durante l’assise sono state ascoltate anche le perizie informatiche effettuate dal consulente della procura, Claudio Cesaro, su due telefoni cellulari, della Fusi e Cervellati, e due computer dell’imputato. Anche in questo caso tutte prove che vanno “contro” Cervellati.

Lunedì 19 ottobre la prossima udienza.

(l.c.)

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