Dai filari del delta del Po, finanziata con fondi europei Psr
(ANSA) – BOLOGNA, 14 OTT – È emiliano-romagnola la prima noce biologica italiana e arriva dai filari del delta del fiume Po.
Gli assessori regionali all’Agricoltura e al Bilancio, Alessio Mammi e Paolo Calvano, faranno visita ai noceti e all’impianto di essiccazione e calibratura del prodotto, finanziati con i fondi europei del Piano regionale di sviluppo rurale (Psr).
A presentare la novità agroalimentare è Gianluca Vertuani, presidente del Consorzio noci del Delta del Po nonché presidente di Confagricoltura Ferrara e vicepresidente di Confagricoltura Emilia-Romagna: “Distintività, qualità e identità territoriale caratterizzano la nostra noce biologica, in commercio entro l’anno – spiega Vertuani – questo progetto dà vita a una nuova filiera agrifood, tracciata e orientata a un mercato in continua crescita quindi capace di garantire un reddito all’agricoltore e creare occupazione”.
L’idea nasce dalle cinque aziende fondatrici del consorzio, in cerca di una via imprenditoriale alternativa vista la forte riduzione della Produzione lorda vendibile delle colture tradizionali. Oggi, precisa il presidente del consorzio, sono 150 gli ettari coltivati, nelle province di Ferrara e Ravenna, e per il prossimo quinquennio si prevede un incremento annuale di nuovi impianti del 10-15%.
Le vendite delle noci in guscio sono aumentate del 13,5% negli ultimi 12 mesi, ed emerge sempre più l’interesse del consumatore nei confronti delle produzioni biologiche. (ANSA).
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