Ruina – E’ partito il progetto di recupero della ex Bbs, “Ruina New Project: la rinascita del polo industriale ex Bbs/Riva”, una struttura multifunzionale con una previsione quinquennale di assunzione di 400 unità. Ristorante, albergo, piscina, centro benessere ed altro, oltre naturalemnte alle ditte industriali, 5 entro il 2021e altri 5 a regime, faranno parte di questo ambizioso progetto, con un costo stimabile di 40milioni di euro, parte di questi stanziati (?) dalla regione Emilia Romagna.
Un progetto faraonico, che suona quasi come una presa in giro, anzi, per qualcuno, senza il quasi.
“Visto che ormai la notizia è pubblica, da parte mia – dice ironicamente convinta Daniela Simoni di Gente di Riva del Po – espletando le funzioni di controllo che mi sono state assegnate, non posso far altro che denunciare l’inosservanza delle ultime disposizioni dettate dal DPCM del 24/10/2020 che prevedono espressamente la chiusura dei teatri mentre, contravvenendo a tale divieto, a Riva del Po si sta tenendo lo spettacolo teatrale dal titolo ”Ruina New Projet”, con tanto di attori, comparse e set allestito.
E’ comprensibile che in tempi così cupi, come quelli che stiamo attraversando, ci sia la necessità di ridere e di evadere dalla realtà ma ritengo altresì che, di fronte alla catastrofe mondiale che ci sta travolgendo, oggi più che mai servano decenza, pudore, rispetto e logicità. In sintesi: basta prendervi gioco di noi cittadini! Dal 2018 ad oggi se le intenzioni fossero serie qualche movimento anche minimo ci sarebbe stato. Ed invece tutti questi progetti – conclude Simoni – faranno la stessa fine: “Aree interne”, “Ciclabile Vento”, “Botteghe del territorio”, “Fare Ponti”, ” Mai + soli”, tanto per citarne alcuni, ed ora “Ruina New Project”.
E sono diversi i cittadini che gli fanno da eco, come l’ex consigliere comunale Leonardo Peverati, con un ironico “Ruina New Projet”: Mo’ me la segno!!!”.
(l.c.)
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