Cologna/Serravalle – “Un grande e affettuoso ringraziamento ai medici Ungarelli e Galletti per il grande aiuto dato alla nostra comunità, che, unita in un abbraccio, augura a loro il meritato riposo”.
A ringraziare i due medici di medicina generale a nome di tutta la comunità è Gian Paolo Barigozzi, Presidente Avis di Berra. L’annuncio del pensionamento dei medici Oscar Ungarelli (Serravalle) e Fioretta Galletti (Cologna) ha scosso le due comunità: una perdita importante che hanno voluto sottolineare e ringraziare ricordando uno dei traguardi più importanti raggiunti dai due medici.
“Nel 2003 venne chiesto ai volontari di Avis Berra di trasportare le provette degli esami ematici fatti a Berra il giovedì all’USL di Copparo – spiega il presidente Barigozzi – altrimenti il servizio non poteva più funzionare, ed il si dell’Avis di Berra fu immediato.
Nel 2007 ci chiedemmo se fosse possibile creare un “distaccamento” prelievi a Cologna, visto che la partenza del volontario era da lì. Ci consultammo con Fioretta Galletti, la quale si prodigò a livello USL e io come Avis verso l’amministrazione Comunale, affinché il 19 novembre 2009 si cominciò a fare i prelievi ematici a Cologna, con un applauso di tutta la comunità, soprattutto dalle persone anziane che non dovevano più spostarsi qualora avessero bisogno di fere le analisi del sangue.
Mentre per Serravalle un grande ringraziamento va al dottor Ungarelli, il quale volle che anche lì venissero fatti i prelievi, impegnandosi personalmente, con l’aiuto dei volontari Avis: il servizio divenne attivo, nel proprio ambulatorio, il 5 aprile del 2011.
Ogni anno – prosegue il Presidente – in media sono stati eseguiti più di 2000 prelievi; questi numeri spiegano quanto è stato d’aiuto questo servizio per la nostra comunità, finché nell’autunno 2019 il servizio venne sospeso nelle due frazioni perché erano cambiate le normative per poter continuare a prelevare il sangue. Siamo ripartiti dopo il lockdovn per un mese per poi chiudere definitivamente”.
Tutt’ora il servizio, nei due paesi, è chiuso, ma si vive “con la speranza che questo servizio possa riprendere – conclude Barigozzi – contando che chi li sostituirà possa metterci la stessa volontà e impegno di Oscar e Fioretta”.
(d.m.b.)
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