Riva del Po – Duecento chilogrammi di insaccati dovranno essere smaltiti da una ditta specializzata del settore, tutta carne abusiva.
Il fatto risale al dicembre scorso quando, durante un controllo da parte dell’Unità Operativa Attività Veterinarie dell’azienda U.S.L. di Ferrara, fu riscontrato la presenza di un locale adibito a laboratorio con la presenza di attrezzature varie per la produzione di insaccati, nonché un nutrito numero di insaccati vari, privi di tracciabilità, destinati ad una attività di ristorazione, sito nel comune di Riva del Po.
I Veterinari Ufficiali intervenuti hanno inoltre accertato che il laboratorio non era regolarmente registrato. Ora arriva l’ordinanza di distruzione e smaltimento degli insaccati, 150 chilogrammi stagionati e 50 chilogrammi di insaccati contenuti in un freezer, il tutto sotto la vigile sorveglianza del personale del Servizio Veterinario dell’AUSL di Ferrara, con spesa a carico dei contravventori.
Non essendo stati sottoposti a controlli sanitari c’è il rischio che i prodotti, ma anche le macchine usate per confezionare i prodotti, possano essere contaminati. Tra i contaminanti più comuni o comunque attualmente il più diffuso c’è la Trichinellosi, con il pericolo che il parassita possa colpire gli essere umani a seguito del consumo di carni provenienti da allevamenti irregolari, al pascolo brado illegale per quanto riguarda i suini, e frutto di macellazioni clandestine, fuori dal controllo dei servizi veterinari.
(d.m.b.)
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