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BERRA – APPROVATO IL BILANCIO DI PREVISIONE DEL COMUNE DI RIVA DEL PO, A MAGGIORANZA, IL 3 FEBBRAIO – UN COMUNE IMMOBILE E ATTENDISTA SECONDO L’OPPOSIZIONE – INTROITATI MOLTI SOLDI MA POCHE OPERE PUBBLICHE IN CANTIERE

Berra – Il bilancio di previsione del comune di Riva del Po, approvato a maggioranza il 3 febbraio scorso, ha trovato molta contrarietà da parte dei gruppi di minoranza “Centrodestra Unito per Riva del Po” e “Gente di Riva del Po” che in un comunicato congiunto attaccano duramente la Giunta Zamboni.

“La lettura complessiva della copiosa documentazione fornita per questa seduta importante di Consiglio Comunale ci obbliga a fare riflessioni di profondo sconforto per i nostri due Comuni – spiega la nota – Non ci siamo certo sbagliate dicendo due Comuni; infatti a distanza di oltre due anni non c’è traccia alcuna del nuovo Comune.

Basti pensare che sono state mantenute due sedi semi operative, scollegate tra loro, che con estrema difficoltà riescono ad offrire servizi sempre più risicati ai cittadini, ormai abbandonati da questa amministrazione.

C’è però un ottimo fermento di procedure: procedure legali di condanna e spese per contenziosi con accantonamenti di centinaia di migliaia di euro che fanno del nostro “tentato” Comune un punto di riferimento negativo. Dobbiamo cogliere lo sfaldamento del gruppo consigliare, con la fuoriuscita di un secondo membro di giunta e di consiglio, che rende ormai i membri residui rappresentanti di minoranza e di solo parte della comunità, rappresentanti delle loro piccolissime ambizioni.

Fatta questa opportuna introduzione che permette di perimetrare il terreno su quale si stringe alle poltrone un’inadeguata amministrazione, passiamo in rassegna alcuni dati che dimostreranno in maniera chiara perché il bilancio non è da emendare ma da cestinare e questa amministrazione da bocciare integralmente.

Le tabelle macroeconomiche allegate al DUP presentano un territorio che, per oltre il 40%, è popolato da anziani (maggiormente donne over 75%) e con un tessuto economico che già preCovid si contrae annualmente nei numeri e negli occupati. Un’ area in sofferenza che non può credere “alle balle dello sviluppo ex BBS” per aver posti di lavoro e che non può attendere i fondi di un fantasma quale l’ente Provincia per sistemare un pericolante ponte Pietropoli a Serravalle, e potremmo procedere con altri mille esempi di immobilismo e meglio di incapacità amministrativa.

Cosa dicono i dati del nostro bilancio fuso, un bilancio da 9 milioni e mezzo di Euro per inciso, dicono che la Regione ci garantisce oltre 100.000 euro anno ed i fondi fusione annuali statali sono oltre 1.400.000 euro, perciò oggi anno a partire dal 1-1-2019 arrivano 3 miliardi di lire, lo diciamo cosi in lire come i nostri anziani capiscono meglio e di questi fondi quanti ne impiega il Comune? ZERO.

I nostri governatori hanno voluto la fusione proprio perché i bilanci dei piccoli enti erano ingessati e quindi tali contributi avrebbero dato un notevole respiro ai territori ed ora che le economie hanno gonfiato le casse comunali, come previsto, non vengono utilizzate.

Lo vediamo plasticamente dal fondo cassa che è aumentato, a fine 2019 ed a fine 2020, di milioni di euro fermi inattivi: oltre 3 milioni di euro per il 2020 e la previsione per il 2021 è addirittura di oltre 7 milioni e mezzo di avanzo, numeri impressionanti che dimostrano un preoccupante immobilismo ed un’assenza assoluta di idee e progetti.

Anzi, per essere concreti, l’avanzo di fondi è superiore al contributo indicando che “gli illuminati governatori Comunali” tassano senza bisogno le nostre pensioni, i nostri stipendi da cassa integrazione e le nostre aziende chiuse per conservare i fondi, fermi in tesoreria per fare… neanche lo sanno immaginare (allego il prospetto Tabella dimostrativa del risultato di amministrazione 8.1 pag. 171/174).

Sfogliamo il programma elettorale presentato dal dott. Zamboni e dal centrosinistra e cerchiamo di capire in quale direzione stanno procedendo: paralizzati. A supporto usiamo i dati forniti, il piano triennale lavori, una bella tabella di tanti zeri. Nessun intervento, progetto e azioni. Non avete nemmeno la capacità di pensare, di desiderare di fare qualcosa per il nostro territorio ed i nostri cittadini così bisognosi di ogni cosa.

Non si capisce, né in modo chiaro né sotteso, in quali azioni si concretizza la gestione del territorio di Riva del Po: cosa si vuole effettivamente fare a livello locale? L’unico risultato fino ad ora raggiunto è il palese svilimento del DUP, che invece dovrebbe rappresentare il progetto principale dell’ente.

Non prevedete di fare alcun mutuo (altro vostro allegato), dimenticavamo i fondi li avete e li
tenete in saccoccia ma per cosa? Abbiamo oltre 7 milioni di euro di debito pregresso, volete fare qualcosa pagate un po’ di debito e risparmiamo gli interessi. No dimenticavamo avete fatto la rinegoziazione dei mutui perché serviva ma per cosa che non sapete impegnare le risorse di bilancio (visto che circa il 25% delle risorse va in avanzo)
.

Insomma se dobbiamo vedere qualcosa dobbiamo aspettare il trasferimento di fondi da Acer per fare investimenti sul nostro patrimonio immobiliare, ecco è questo il sunto del vostro piano investimenti del
2021, un lavoro progettato e finanziato da altri.

Avrete allora previsto il ripopolamento del personale comunale per poter affrontare i bisogni di un territorio vasto ed assettato di servizi. No nemmeno lì impegnate le risorse e si procede a sostituire il personale che raggiunge la pensione e fugge da voi in maniera non plateale, come tutti gli altri funzionari ed impiegati che in vario modo scappano da un ambiente di lavoro inospitale ed inquinato dalla vostra mala amministrazione.

Non sappiamo proprio dove e come potremmo darvi un po’ di credito; in questo grave periodo pandemico, abbiamo aspettato un segnale da parte vostra verso tutte quelle piccole grandi imprese del nostro territorio che tanto stanno soffrendo, per chi ha perso il lavoro. In conclusione, tornando ai punti all’ODG, non possiamo approvare le vostre chiacchere senza costrutto, che sprecano tempo e lasciano le risorse nascoste sotto terra, come i famosi talenti.

E’ grande il nostro sconforto e forte il risentimento della cittadinanza per l’immobilismo amministrativo e personale ed a tutti è ormai chiara l’inutilità di una fusione che ha provocato solo problemi. Occorre che prendiate consapevolezza della vostra incapacità e dannosa azione amministrativa mentre non serve nemmeno chiedere le vostre dimissioni, tempo sprecato”.

(d.m.b.)

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