Riva del Po – È scontro aperto tra istituzione e genitori, con quest’ultimi che a più riprese e a vario titolo denunciano uno stato di disinteresse nei confronti dei cittadini, soprattutto per i più giovani, quelli in età scolare.
“Ancora una volta l’amministrazione comunale delude fortemente le famiglie – Inizia così il suo racconto Martina Simioli, rappresentante dei genitori della scuola di Cologna – In questo caso specifico l’ufficio scuola, nella persona dell’assessore Brandalesi, nega nuovamente servizi ai genitori che si ritrovano senza campi estivi anche quest’anno.
Alla richiesta di spiegazioni mi è stato risposto che si è deciso di non investire, né in termini di tempo né in termini di denaro, per l’organizzazione dei campi estivi per poter indirizzare le risorse al dopo scuola del prossimo anno scolastico.
Un altra scusante adottata è stata la scarsa adesione al servizio dell’anno precedente. Su questo non posso controbattere ma le adesioni sono state poche perché il comune non ha mai dato le informazioni e i chiarimenti richiesti dalle famiglie. In quel determinato caso si chiedeva l’interesse a partecipare a campi estivi senza specificare tempi, modalità e costi del servizio.
Molte persone hanno deciso di recarsi nei comuni limitrofi dove hanno trovato la soluzione migliore alle loro esigenze. Quest’anno, senza imparare dalle precedenti esperienze, si sta ripetendo lo stesso scenario. Campi estivi negati e servizio di doposcuola non ancora confermato.
Ecco che ritorna la richiesta di interesse a un servizio che non è certo. Almeno questa volta il comune ha deciso di specificare i costi sottolineando che quelle tariffe non sono soggette ad ulteriori agevolazioni. Allora se le famiglie devono pagare il servizio senza scontistiche, non c’era la possibilità di destinare fondi anche ai campi estivi?
Sottolineo inoltre che per i campi estivi la regione Emilia Romagna ha stanziato fondi da destinare ai comuni in modo da abbattere i costi. Ma anche in questo caso ci si lascia scappare le opportunità creando il malcontento delle famiglie, obbligate ancora una volta a spostarsi fuori comune per accedere a servizi essenziali.
Non essendoci servizi particolari sul nostro comune, molte famiglie decidono di portare i propri bambini al parco pubblico”.
E qui entra in discussione un’altro campo, quello appunto dei giardini pubblici. “Su tutto il territorio comunale si è deciso di comprare giochi nuovi per le aree verdi – riprende Martina – Iniziativa lodevole, peccato che chi abbia provveduto all’acquisto probabilmente non ha figli o non ha idee di come i bambini giochino al parco.
Le attrezzature sono poco funzionali e poco adatte ad essere utilizzate da un ampia fascia di età di bambini. Non sono state previste altalene dotate del seggiolino per i bimbi più piccoli, sono stati montati scivoli bassi ma per accedere ai quali è previsto un “ponte tibetano” pericolo per i più piccoli.
Senza considerare poi il fatto che lo scivolo è di metallo ed esposto al sole quindi in estate sarà completamente inutilizzabile. Purtroppo al parco di Berra si è deciso di eliminare lo scivolo e un gruppo di altalene che già era presente. Giochi molto utilizzati e apprezzati dai bambini in precedenza i quali sono rimasti molto delusi dal vedersi togliere i loro giochi preferiti.
Alla delusione dei bambini poi si aggiunge la preoccupazione dei genitori, in quanto anche quest’anno si presenta il problema della processionaria. Piaga difficile da debellare se non con la rimozione dei rami interessati, molto spesso dell’intera pianta. Ma ritengo giusto intervenire al più presto per il benessere della comunità.
Anche qui vedo scarso interesse per i propri cittadini perché, dopo le segnalazioni agli organi competenti, non è stato affisso neanche un cartello di avvertimento. Sarebbe opportuno valutare anche la possibilità di trattamenti in modo da limitare il problema dei parassiti, parlo sia della processionaria ma soprattutto zecche e zanzare per le quali le soluzioni sono svariate.
Purtroppo il problema di insetti fastidiosi e/o parassiti è accentuato anche dal fatto che lo sfalcio d’erba non viene eseguito con le tempistiche più adeguate. In tutte le aree verdi ci si ritrova con l’erba molto alta prima che la ditta incaricata intervenga a tagliarla. Questo lo si riscontra in particolar modo nei parchi e nelle scuole.
Ricordo che a causa dei protocolli adottati per contrastare il covid, i bambini passano la maggior parte del loro tempo all’aperto e in giardino. Sarebbe doveroso dar loro l’ambiente più confortevole e sicuro possibile. Mi chiedo amareggiata come vengano investite le tante risorse arrivate dalla fusione dei due comuni.
Non si investe nei servizi, non c’è la cura del verde e non ci si prende a cuore il benessere delle persone. Spero sempre che qualcosa possa cambiare ma purtroppo resto sempre più delusa. E soprattutto sono infastidita dal fatto che, per ogni minimo problema, occorra sempre un sollecito da parte dei cittadini e non si possa avere un amministrazione che intervenga prima di arrecare troppo disagio alla comunità.”
(l.c.)
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