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RIVA DEL PO – CONSIGLIO COMUNALE COMBATTUTO QUELLO DEL 30 APRILE 2021 – APPROVATO IL IL PASSAGGIO DEL “SUEI” DAL COMUNE ALL’UNIONE TERRE E FIUMI MA DALLA SOLA MAGGIORANZA

Riva del PoApprovato a maggioranza, con l’astensione delle minoranze, il passaggio delle funzioni del Suei dal comune di Riva del Po all’unione Terre e Fiumi, una pratica partita nel 2011 e che ora sta arrivando a compimento. Una fase tecnica, di difficile comprensione già agli addetti ai lavori, che però dovrebbe portare ad una gestione uniforme e soprattutto più qualificata dei servizi in questione.

In poche parole i comuni verranno “svuotati” delle loro funzioni, a vantaggio dei fruitori. A spiegare il tutto durante l’ultimo consiglio comunale il geometra dell’unione Giuseppe Guidi, responsabile del settore che fin dall’inizio ha seguito la pratica.

Complessa ma esaustiva la relazione del geometra Guidi che ha ribadito il fatto che questo passaggio è partito bene, con il piede giusto e nei termini di legge ma che poi ha subito rallentamenti. Incalzato dalla consigliera di minoranza Daniela Simoni (Gente di Riva del Po) il geometra è stato molto diplomatico nelle risposte ma c’è stata l’ammissione di un ritardo nel passaggio, per il quale sono stati acquisiti contributi regionali, che però ora si sta colmando.

“È chiaro che il passaggio da 6 a 3 sindaci (tanti sono ora i comuni dell’unione, tra fuoriuscite – Jolanda di Savoia – e fusioni – ha detto il sindaco Zamboni – ha facilitato la presa di decisioni in merito”.

Contrariata la stessa Simoni. “Prendersi meriti politici su questo processo di fusione e oltremodo assurdo – ha detto Simoni – il merito è tutto dei dipendenti, che hanno creduto e lavorato perché avvenisse tutto questo. I politici – ha tuonato Simoni – dove ci mettono mano fanno solo danni”.

Al termine le minoranze hanno espresso un voto di astensione, con l’unica motivazione. “Siamo d’accordo a questa fusione – hanno detto nelle singole dichiarazioni – e abbiamo sempre espresso pareri favorevoli; ci asteniamo per come questa pratica è stata gestita dai nostri amministratori, senza un nostro coinvolgimento, senza essere interpellati, senza aver chiesto un nostro parere e con una documentazione a disposizione molto scarna. Noi siamo qui solo per prendere atto di ciò che avviene”.

(l.c.)

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