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RO – UN MISTERO SI AGGIRA PER IL COMUNE DI RIVA DEL PO: UN DEBITO DI 56.328,33 EURO NEI CONFRONTI DELL’UNIONE TERRE E FIUMI – LO HANNO INDIVIDUATO LE MINORANZE CONSILIARI CHE ORA NE CHIEDONO CONTO

Ro – Un debito di 56.328,33 euro nei confronti dell’unione Terre e Fiumi da parte del comune di Riva del Po e, per essere più precisi, di provenienza dall’ex-Comune di Berra (fuso) e apparentemente fuori bilancio.

È quanto emerso da un controllo effettuato dalle minoranze consigliari di Riva del Po ed una richiesta, attraverso una interrogazione, di portarlo in discussione nel consiglio comunale di venerdì 14 maggio.

“Una situazione debitoria/creditoria nei confronti dell’Unione Terre e Fiumi, potenzialmente debito fuori bilancio – così scrivono i 4 consiglieri dei 3 gruppi di minoranza, che aggiungono – con riferimento alla discussione emersa durante la Commissione bilancio-ragioneria dell’Unione Terre e Fiumi del 6 maggio 2021 avente ad oggetto “Rendiconto 2020” ed in considerazione della mancata possibilità di approfondire l’analisi del “Rendiconto 2020 del Comune di Riva del Po” in apposita commissione od almeno Commissione Capogruppo, ci vediamo obbligati a provvedere mediante una interrogazione urgente nel tentativo di fare chiarezza sulla posizione creditoria/debitoria tra gli enti”.

Gli scriventi hanno preso in esame documenti ufficiali dell’unione datati 2020, arrivando a questa conclusione: “Dall’esame dei documenti “Rendiconto 2020 Comune di Riva del Po” trasmessi per la seduta del consiglio comunale, tale posizione debitoria non risulta autonomamente individuabile – dagli scriventi – e quindi siamo costretti a chiedere se esiste una posizione debitoria nei confronti dell’Unione Terre e Fiumi relativa a spese per il personale (in senso ampio ricomprendente anche lavoro interinale)”.

“Tutto questo si poteva evitare – spiega Marianna Lucchin (Centrodestra unito per Riva del Po) – se solo ci fosse stato l’incontro dei capigruppo. Lì si poteva discutere, chiarire ed eventualmente prendere decisioni. Ma questa maggioranza ha deciso di abolire la riunione dei capigruppo che è facoltativa ma rappresentava l’unico vero incontro di discussione e dialettica politica”.

Ed allora ecco l’interrogazione, con molte domande, per fare chiarezza sul fatto. “Tale posizione debitoria è stata registrata tra i residui passivi? Quando intendiamo regolare la specifica posizione debitoria e gli altri eventuali debiti scaduti, a fronte del saldo liquido elevatissimo disponibile del nostro ente? Perché negli ultimi bilanci approvati a maggioranza è sempre stato dichiarato per iscritto che non esistevano debiti fuori bilancio? A fronte della delicatezza dell’anomalia emersa – conclude l’interrogazione – chiediamo altresì pronta risposta e vi invitiamo, se non presente tale spesa, a procedere a riconoscere il debito fuori bilancio. Questo è l’ennesimo esempio di una gestione inadeguata e sprezzante di ogni regola contabile”.

Una situazione che merita chiarimenti e spiegazioni, che si spera arrivino nella seduta del consiglio comunale di venerdì sera dal sindaco con delega al Bilancio, nonché presidente dell’unione Terre e Fiumi, Andrea Zamboni.

(d.m.b.)

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