Berra – “Adotta un’aiuola”, iniziativa tanto bella quanto lodevole, fatta con il cuore e il bene per il proprio paese da alcuni cittadini che hanno deciso di riportare allo splendore le aiuole pubbliche del paese. Ma chi pensava che questo non potesse sfociare in discussione politica di sbagliava.
Alle “accuse” da parte di molti cittadini nei confronti della maggioranza, l’assessore ai lavori pubblici risponde.
“Quando le persone di buona volontà si riscoprono in obiettivi comuni – scrive Marco Pozzati – capita che si riuniscano in gruppi per perseguire questi obiettivi. Perché l’unione fa la forza, perché nel gruppo c’è il conforto, spesso la soluzione e quando regnano anche l’armonia e il piacere della collaborazione, allora i risultati arrivano.
Nel volontariato, questi risultati si traducono in qualcosa di positivo per la comunità. I volontari che in questi giorni si occupano delle aiuole e delle fioriere del paese, mi hanno contattato manifestandomi l’idea di dedicare il loro tempo libero a questa attività. Non lo hanno fatto con spirito di rivendicazione, non lo hanno fatto per chissà quale secondo scopo. Lo hanno fatto per il loro paese, per la loro comunità, perché anche i cittadini possono concorrere a migliorare la qualità della comunità in cui essi stessi vivono e li ho ringraziati per questo.
Sono iniziative che vanno lodate sia da parte dell’amministrazione che da parte di tutta la cittadinanza. Detto questo, non è un mistero che l’amministrazione comunale sia stata in difficoltà in questi due anni post fusione”.
E sono proprio queste ultime parole che hanno innescato la discussione. “Ancora una volta non sei avaro di chiacchere – risponde Daniela Simoni (Gente di Riva del Po) – che però spesso dicono poco o nulla. Ordini di scuderia? Quali sono queste difficoltà delle quali parli che non siano superabili con oltre 3milioni e nezzo di euro in cassa spendibili subito senza vincoli di bilancio?
Sarebbe doveroso raccontare ai vostri cittadini (molti dei quali tra l’altro vi hanno dato consenso e fiducia) quali difficoltà avete anzi state affrontando invece di essere sempre generici e criptati. Perché è vero che i soldi non fanno la felicità ma per un ente come il nostro potrebbero cominciare a fare la differenza visto che è per lo sporco denaro che ci siamo fusi.
Poi sono pienamente d’accordo con te quando dici che il Volontariato (che sia veramente tale come nel caso specifico) rappresenta la massima espressione del senso di appartenenza e certo che va ringraziato sostenuto e lasciato lavorare. Ma ognuno deve o dovrebbe fare la propria parte.
Perché mentre il privato compensa l’assenza del pubblico (come in questo caso) il pubblico da parte sua che fa? Asfalta le strade? NO. Rinnova la pubblica illuminazione? NO. Organizza i campi solari? NO. Risana le aree golenali? NO. Progetta per imprese e famiglie? NO. Promuove dal punto turistico il territorio? NO. Pensa all’offerta formativa scolastica? NO. Incassa l’indennità mensile? SI. Ti ricordo che la buona politica anche se in difficoltà costa alla comunità circa 70mila euro all’anno”.
Non è a prima volta che la Giunta Zamboni viene accusata di immobilismo e mancanza di progettualità, che però Pozzati smentisce anche questa volta.
“Nelle mie competenze sono pronto con la sistemazione delle strade e stiamo arrivando in fondo alla non semplice questione su come rifare la pubblica illuminazione. Abbiamo già un paio di preventivi pronti per il percorso che vorremmo adottare. Viene citata la porta del Delta: vorrei affidarla ad una nuova gestione entro la prossima primavera. Sto spingendo per rispettare le tempistiche. C’è tutta la partita degli oneri concessori in cui sembrava in un primo tempo, dovesse essere un processo che procedeva a livello di Unione. Ma noi abbiamo caratteristiche diverse da Copparo e Tresignana e quindi esigenze diverse dove vanno agevolate al massimo le ristrutturazioni edilizie. Spero di riuscire a portare questo in consiglio entro la fine di luglio o comunque nei tempi minimi possibili”.
“Io sono ottimista – conclude Pozzati – e dico che ci abbiamo messo due anni ma finalmente siamo pronti a presentarci alle griglie di partenza”.
(d.red.)
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