Berra – Sono ormai trascorsi centoventi anni dall’eccidio di Ponte Albersano, avvenuto il 27 giugno 1901, perpetrato dalle truppe regie nel territorio dell’ex comune di Berra ora di Riva del Po, nei confronti delle masse bracciantili dei campi che erano scese in sciopero per rivendicare maggiori diritti e dignità lavorativa e sociale per se stessi e le loro famiglie.
Comandati dal tenente De Benedettis le compagnia di soldati era stata chiamata per proteggere le proprietà dei possidenti agricoli. Vi erano state in quel periodo tutta una serie di proteste nel territorio dell’allora provincia di Ferrara, particolarmente agitate e l’ordine del ministero dell’interno regio era quello di reprimere ogni tentativo manifestazione che poteva portare danno alle aziende agricole.
L’interpretazione di quest’ordine in maniera imperativa portò le truppe a fare fuoco sui manifestanti che tentavano in corteo di forzare il posto di blocco dei militari. L’eccidio costò la vita a due manifestanti ed a un terzo deceduto per le ferite riportate oltre numerosi feriti. Diversi soldati a sentire le testimonianze tentarono di evitare di sparare sui manifestanti, ma il loro ufficiale lì colpì con la sciabola.
Sui giornali la vicenda assunse il titolo di “Eccidio di Berra”. L’allora ministro dell’interno Giovanni Giolitti venne chiamato a risponderne nel parlamento del regno. Vibrante fu la protesta del deputato socialista Andrea Costa sulle cause e le responsabilità del governo. Inutile ricordare che gli anni precedenti videro il reprimersi di rivolte di operai e contadini che rivendicavano migliori condizioni di vita e che costarono centinaia di vittime tra i manifestanti . Una stagione che con i moti di Milano soffocati nel sangue dal generale Bava Beccaris nel 1898 pose fine all’idilliaca stagione romantica della costituzione dello stato unitario, aprendo quella del confronto sociale nel neo stato Italiano in maniera tragica e fatale della sua popolazione.
Sono passati 120 anni ed è evidente che molti hanno dimenticato e forse non vogliono ricordare, tuttavia nella memoria storica del territorio di Berra e ora di Riva del Po, la vicenda ha segnato profondamente la storia e la nascita di questa comunità.
Testimonianza di questa memoria è il quadro realizzato dal pittore Ernesto Treccani su commissione dell’allora amministrazione comunale di Berra guidata dall’allora Sindaco Sandri Socrate.
In occasione del centenario nel 2001 furono realizzate diverse iniziative, tra cui un importante convegno storico che vide la partecipazione di Renato Zangheri Insigne studioso di storia sociale ed ex sindaco di Bologna in una delle sue ultime apparizioni pubbliche e del senatore Ferrarese ed ex dirigente della camera del camera del lavoro Riode Finessi quale presidente del comitato d’onore del centenario.
Purtroppo la pandemia non ci ha permesso di ricordare nel modo adeguato questa importante ricorrenza, tuttavia sarà cura nei prossimi mesi di porre in atto una serie di iniziative storico culturali che possano ravvivare e rinfoltire l’interesse della comunità verso questa vicenda che ha segnato profondamente la storia della nostra terra.
Un filo rosso che non si spezza…
DAL SITO DEL COMUNE DI RIVA DEL PO
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