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BERRA – GIOVANNI ARIUTTI DA BERRA A DUBLINO TRASFORMANDO UNA PASSIONE IN LAVORO – I CARTOONS COME LAVORO DELLA VITA – UN’ALTRA ECCELLENZA CHE VIENE DAL NOSTRO TERRITORIO

Berra – Un hobby, una passione che diventa un lavoro è sicuramente la cosa più bella che può capitare ad un giovane. Succede, forse di più di quanto si possa pensare. Tra questi c’è anche Giovanni Ariutti, giovane berrese da 5 anni trapiantato a Dublino.

In questo giorni è stato pubblicato “DC Super Hero Girls”, una serie televisiva animata statunitense del 2019, sviluppata da Lauren Faust e prodotta da Warner Bros. Wonder Woman,  Supergirl,  Bumblebee, atgirl, Zatanna e Lanterna Verde: le sei ragazze si incontrano alla Metropolis High School e formano una squadra di supereroi chiamata appunto “Super Hero Girls”.

La serie viene trasmessa negli Stati Uniti su Cartoon Network dall’8 marzo 2019. In Italia la serie viene trasmessa dal 13 settembre 2019 su Cartoon Network ed ora sono iniziate le puntate del 2020, 52 per l’esattezza, che andranno in onda anche sulle piattaforme più conosciute.

E Giovanni, dopo aver “scritto” 12 delle 52 puntate del primo anno, si ripresenta come uno degli animatori di questa seconda serie, un traguardo raggiunto dopo diverse esperienze nel settore dell’animazione, passione che ha sviluppato fin da giovane fino a farla diventare un lavoro.

Suoi i disegni/icone della “Sagra Mondiale della Zanzara” di Berra. Classe 1985, secondo di 6 fratelli, Giovanni ha un percorso lavorativo tutt’altro che pacifico.

“Sono stato contattato 5 anni fa dallo studio Boulder Media di Dublino per un altro show e mi sono trasferito qui – spiega Giovanni – Adesso sono approdato a questo, dove in tutto ho lavorato a 5 serie animate”.

Ma il ricordo da bambino è ancora vivo. “Beh, in realtà da bimbo – dice Giovanni – disegnavo parecchio e facevo spesso disegni su fogli A3 in estate. Con la fiera è arrivato il mio ruolo ufficiale di disegnatore di loghi e magliette. Ho studiato per 4 anni alla accademia Nemo di Firenze (3 di animazione tradizionale, con nozioni generali di regia, disegno di personaggi e uso di programmi vari, e uno di approfondimento sul 3D).

In quel periodo ho conosciuto le tre persone con cui abbiamo fondato lo Shortcut Studio di Firenze per il quale ho lavorato per 3 anni realizzando per lo più spot e presentazioni (vedi lo spot della Calabria con i bronzi di Riace)”.

Il lavoro scarseggia e Ariutti deve cambiare orizzonti. “Mi sono proposto allo Studio Bozzetto a Milano e mi sono trasferito lì. Ho lavorato per diversi spot ( Nutella for Babbo, Konica Minolta, wind) e abbiamo anche realizzato i video per l ‘Expo 2015:  la presentazione dei cari frutti. Ho passato così due anni tra lavoro in studio e lavori freelance per video musicali, applicazioni per Cell e video per bambini”.

In Italia il lavoro di animatore video è poco sviluppato, ma arriva la svolta. “Sono stato contattato dallo studio Inkymind come animatore 3D per vari spot come Peperlizia, Aceto Ponti e uno per la carta igienica che ha fatto molto scalpore perché c’era letteralmente una famiglia di…Culi.

Ne parlò pure la Littizzetto a Che tempo che fa. In quegli anni ho anche ricoperto il ruolo di capo animatore e insegnante di animazione. Dopo un anno di lavoro sono stato contattato dallo studio Boulder Media di Dublino, dove mi sono trasferito nel 2016. Qui ho iniziato a lavorare per show come Littlest Pet Shop ( Hasbro), Danger Mouse stagione 2 ( BBC), Rescue Bots ( Hasbro), DC Super Hero Girls ( Warner Brothers) stagione 1 e 2 e Pony Life”.

Sul suo futuro Ariutti non ha dubbi. “Questo lavoro mi piace e quindi ritornare in Italia mi sembra anacronistico dal momento che da noi questo lavoro è sottovalutato: esistono studi ma si lavora poco e per piccole produzioni. Magari, a pensione raggiunta”.

E non manca il sogno nel cassetto. “Sto cercando di sviluppare un mio progetto e ci sto lavorando nel tempo libero, ma vorrei arrivare a lavorare per uno di quei bei film in tecnica tradizionale come i bei film Disney di una volta. Per me sarebbe il coronamento di questo lavoro”.

In quanto al Coronavirus. “Il mio lavoro si svolge davanti ad una scrivania, davanti ad un computer, e quindi non esco molto. Ho notato però che in questi giorni c’è un allenamento delle restrizioni: speriamo di ritornare alla normalità quanto prima”.

(d.m.b.)

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