Ro – “Ci sono state fatte promesse da parte dell’attuale amministrazione che non sono state mantenute ed inoltre non potevamo più usare la nostra struttura. Tutto questo ci ha portato alla chiusura”.
Niente Sagra della Miseria, una chiusura annunciata da tempo, a malincuore, ma non esistono più le condizioni per poter proseguire. Lo scorso anno a fermare la pluripremiata sagra fu il Coronavirus ma ora le condizioni sono altre, tali da chiudere per sempre.
A confermare quanto già si sapeva è Manlio Bergamini che è stato uno dei fondatori della sagra unitamente all’indimenticato Giuseppe Zagatti e ad altri volontari che ebbero l’innovativa idea, dopo aver compiuto un viaggio in Toscana: avevano notato che in un piccolo paesino si svolgeva una sagra chiamata della miseria. Una sagra “copiata” quindi, ma ben riadattata al territorio, con cibi che ricordavano un passato “di miseria” ma molto gustosi.
Il ricavato di questa festa andava alla locale squadra di calcio, che anch’essa, dopo 50 anni di attività, ha chiuso i battenti.
“Tanta fatica, tanti sacrifici – dice Manlio – sia per il calcio che per la sagra, per finire così. Mi viene da piangere”.
Dall’altra sponda, quella est del territorio comunale, le notizie invece sono positive. La Proloco “Serravalle Insieme”, a voce del suo presidente Carlo Gori, comunica che la “Festa d’Estate” si farà, “È solamente stata spostata nei primi due fine settimana di settembre – comunica il Presidente – Stiamo lavorando per allestire il programma, che non sarà esaltante ma sicuramente interessante. Diciamo che in questi periodo di covid riuscire a fare aggregazione in sicurezza non è facile, però faremo del nostro meglio”.
Abdica anche quest’anno la “Sagra Mondiale della Zanzara” abbinata alla tradizionale sagra di San Rocco a Berra.
“La Sagra della Zanzara, come prevedibile, non si farà – dice Mauro Tumiati, presidente dell’associazione Cultura e Spettacolo Berrese – speriamo di poter fare gli” Oss dal maial”, a dicembre”.
(d.m.b.)
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