Berra – L’elenco degli investimenti nei lavori pubblici da parte dell’amministrazione comunale di Riva del Po è lungo e corposo, con 1milione e 200mila euro impegnati, un toccasana per il neonato comune rivierasco.
“Ai già 50mila euro spesi – spiega l’assessore Pozzati – ne aggiungiamo altri 45mila per implementare le giostrine nei parchi; 80mila euro per manutenzione straordinaria al bene pubblico; 50mila euro per l’impianto sportivo di Guarda, soprattutto per l’illuminazione, obsoleta e che consuma molto; 200mila euro per manutenzione alle strade, una prima parte, per partire entro l’anno, e poi altri 400mila circa; 250mila euro è la nostra quota per il rifacimento di via Marabino, sulle territorio comunale di Ro, in collaborazione con il Consorzio di Bonifica; 100mila euro per l’area golenale La Porta del Delta a Serravalle: contiamo di partire con l’affidamento alla prossima primavera inoltrata; 50mila euro area camper di Ro; 70 mila euro (la quota del comune) per la pista ciclo/pedonale attrezzata di via 2 febbraio a Berra; 50mila euro (integrazione) per spostare l’impianto fotovoltaico dal tetto del municipio di Berra per lavori urgenti alla copertura (con i pannelli verrà costruita la copertura al parcheggio adiacente al Comune); 238mila euro, la nostra parte con cadf per rifare via Grandi a Serravalle; 50mila euro per l’area golenale di Ro da dare ad uno studio tecnico che rilevi i lavori da effettuare”.
Ma nonostante ciò qualcosa non va. “Sono oltre due anni che l’assessore da i numeri – interviene la consigliera Daniela Simoni (Gente di Riva del Po) – ma con un nulla di fatto. Numeri che non fanno una piega ma fino ad ora rimangono tali. Per essere credibili dovete iniziare ad appaltarli questi lavori, fare dei bandi, continuare a ripeterli non serve alla causa”.
Per l’assessore Pozzati i ritardi sono fisiologici: “Perché abbiamo un ufficio tecnico predisposto ed impostato per un comune piccolo come il nostro. Da quando ci siamo insediati abbiamo “perso” tempo alla ricerca di vecchie pratiche per sistemare i conti ma ora partiamo”.
Ma da quanto emerso sarà difficile riuscire a vedere qualcosa di concreto prima della prossima primavera.
(d.m.b.)
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