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SERRAVALLE – PONTE PIETROPOLI – ORA IL TEMPO E’ SCADUTO – “SUBITO I LAVORI”

Serravalle – A Serravalle si ritorna a parlare del ponte Pietropoli, reso a transito limitato con introduzione di un senso unico alternato nel maggio del 2019 ma senza limite di carico, decisione presa dalla Provincia dopo che un cittadino aveva segnalato l’apertura di crepe sospette nei piloni di sostegno.

Meglio conosciuto come il ponte “dal sgnor Checo“, si trova sulla SP12 presso l’abitato di Serravalle in direzione di Ariano Ferrarese e attraversa il Canal Bianco. Sicuramente poco trafficato è però un ponte di vitale importanza visto che rappresenta l’unico valico in quella direzione: più a valle un’altro ponte – Crepalda – garantisce la stessa funzione ma passando per via Pedagna, strada a traffico limitato.

Se fosse stato per l’amministrazione provinciale quel ponte sarebbe già stato demolito e rifatto, e senza tanti scrupoli, con chiusura totale della strada (passaggio consentito solo a cicli e pedoni) per circa 4 mesi, con viabilità deviata sulle arterie laterali. Un disagio non da poco per i Serravallesi, che sarebbero stati costretti a lunghi tragitti alternativi per potersi spostare. Ma il tempo passa e i lavori non iniziano e per questo stizzisce molti cittadini, che si chiedono il perché di così tanto ritardo, visto che esiste gia un progetto ed uno stanziamento.

“Per il ponte bisognerebbe ringraziare chi ha voluto “piantare” una bandierina politica per avere un minuto di notorietà – scrive su Facebook Marco Pozzati, assessore comunale ai lavori pubblici del comune di Riva del Po – Perché  di questo si tratta. Tanto più  che seppur “caricando” il centro della carreggiata, i mezzi pesanti passano tutt’ora. Anche prima, quando un mezzo pesante attraversava il ponte, chi era d’incontro si fermava.  Comunque il ponte è di competenza della provincia, che nel piano investimenti stilato ad inizio primavera 2021 ha previsto una seconda tranche per la demolizione e rifacimento del ponte, a fronte di un costo complessivo di oltre 600 mila euro (vado a memoria): il lavoro era finanziato in due parti, una nel 2020 ed una nel 2021. Ad oggi non ci sono nuove sull’inizio lavori. Ribadisco che sarebbe buona cosa prima sistemare le vie alternative e poi fare i lavori”.

Una risposta che dice tutto e niente ma che fa capire due cose fondamentali. La limitazione – senso unico alternato – in essere è stata messa solo per “zittire” chi lamentava lo stato di pericolo, perché di fatto il carico quotidiano sul ponte non è cambiato. Ed inoltre qualche politico (?) voleva camparci sopra. Me è evidente che quel ponte va rifatto, perché non può durare sempre, e visto che la provincia ha iniziato l’iter sarebbe meglio procedere. Quando? L’assessore, come ha detto, non ha notizie in merito.

(d.m.b.)

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