Berra – Acqua bassa, ristagno, odori nauseabondi, sono diventati una costante durante il periodo estivo nella Fossa Lavezzola a Berra, nel tratto urbano, da Ponte Farmacia al sostegno di via Albersano, una situazione che sta scemando con l’abbassarsi delle temperature di questi giorni. Eppure stiamo parlando di un tratto di canale interessato dalla “Valorizzazione ecologica e della fruibilità per la pesca dilettantistica”, un progetto ambizioso, iniziato nel 2008 ma mai portato a termine.
Si tratta di circa 1500metri di canale che in parte costeggia una strada bianca (via Ponte Farmacia) e in parte la provinciale per Serravalle.
Molte le parti coinvolte nel progetto ed ognuna con compiti diversi e ben precisi, fino ad ora attuati in parte. “Ogni anno segnaliamo il problema del ristagno dell’acqua a chi di competenza – spiega uno dei residenti – ed improvvisamente il livello dell’acqua si alza, portando con sé ristagno e cattivi odori, ma dopo un paio di giorni siamo da capo”.
Del progetto è stato portato a compimento solo la parte del ripopolamento della fauna e flora, attirando pescatori da tutta la provincia. “Vengo da Goro – ci dice un pescatore – questo è rimasto uno dei pochi canali dove si può pescare un po’ di tutto”.
Al completamento del progetto, al quale erano coinvolti l’ex amministrazione comunale di Berra e provinciale di Ferrara, il Consorzio di Bonifica e l’università di Ferrara, mancano le piazzole per disabili a carico del comune) e la conservazione della Flora sulle sponde.
Parte importante del progetto, anche se non coinvolti ufficiosamente, è la sezione locale dell’Arci Pesca, che tiene costantemente monitorato l’intero tratto del canale, provvedendo anche periodicamente alla pulizia di oggetti, plastica ed altri, buttati da avventori.
(d.m.b.)
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