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BERRA – MOLTE LAMENTELE PER LA SITUAZIONE DEI CIMITERI DEL COMUNE DI RIVA – DOPO DECINE DI SEGNALAZIONI SI E’ ANCORA AL PUNTO DELLE VERIFICHE – A QUANDO I LAVORI DI SISTEMAZIONE?

CIMITERO DI BERRA

Berra Lamentele, richiami e segnalazioni di questi ultimi mesi da parte dei cittadini di Riva del Po ha evidenziato come i cimiteri attraversano non pochi problemi, da strutturali ad ampliamento per tumulazione passando per furti, più o meno gravi. E non a caso si intensificano proprio in questo periodo che anticipa la festa “dei morti”. Insomma, una continua lamentela che dovrebbe e potrebbe trovare alcune soluzioni nei mesi a venire.

L’assessore comunale ai lavori pubblici Marco Pozzati e il responsabile dell’ufficio tecnico comunale l’architetto Marcella Leoni (arrivata da poco), nei giorni scorsi hanno fatto un sopralluogo presso il cimitero di Berra, per verificare le criticità che da tempo sono presenti nella parte vecchia, problemi strutturali che sono presenti da parecchio tempo e che stanno creando qualche problema.

L’architetto ha voluto constatare di persona la situazione, che già gli era stata prospettata dai suoi predecessori. Ed è proprio questa situazione di instabilità del capo ufficio tecnico (3 da quando si è insediata la Giunta Zamboni) che allunga i tempi di intervento.

Situazione molto criticata dalla consigliera Daniela Simoni (Gente di Riva del Po). “Vero che la fusione di Berra e Ro ha portato alle casse di Riva del Po ingenti risorse economiche spendibili in progetti e manutenzione – scrive la consigliera – Altrettanto vero però che in quasi 3 anni di governo poco si è visto perché poco finora si è fatto”.

Poi la consigliera entra nel caso specifico. “La debolezza di questa amministrazione è nell’alternarsi di funzionari apicali nei settori centrali (tecnico e ragioneria), bloccando e paralizzando la progettualità politica (sempre ammesso che ve ne fosse) mentre anche l’ordinario diventa straordinario. E tutto degrada e si impoverisce attorno a noi. Mentre gli euro continuano ad arrivare senza potere o sapere come spenderli”.

“Le criticità non si esauriscono al cimitero di Berra – prosegue Simoni – ma possono essere riferite anche a tutti gli altri cimiteri, soprattutto con riferimento alla mancanza di loculi che costringe ad una scelta obbligata della cremazione (fortemente oggi spinta da azienda ed amministratori) o della inumazione a terra. Nemmeno nella morte si è liberi di scegliere. Altra nota dolente quella dei furti di fiori e di oggetti che non hanno un alto valore economico ma senza dubbio affettivo ed emotivo. Tombe private e spogliate dell’affetto dei propri cari. Urge un sistema di controllo e di punizione per questo sfregio che sempre più sta diventando abitudine spregevole e impunita”.

(d.m.b.)

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