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SERRAVALLE – SCUOLA DELL’INFANZIA AL FREDDO – LA NUOVA CALDAIA ARRIVERA’ FRA UN MESE, QUASI A RIDOSSO DELLE FESTE DI NATALE – MA VERAMENTE NON SI POTEVA FARE DI MEGLIO?

Serravalle – Si allungano ulteriormente i tempi per l’istallazione della nuova caldaia nella scuola dell’infanzia di Serravalle, una situazione che agita e  spazientisce ulteriormente i genitori. La situazione sta creando non poche tensioni, con i genitori che manifestano tutto il loro disappunto nei confronti dell’amministrazione comunale “Incapace di affrontare e risolvere i problemi per tempo”, arrivando così di fatto a scuola iniziata ed inverno alle porte con i locali che sono riscaldati con solo scaldini volanti.

È il contesto, i tempi incerti di intervento per la risoluzione definitiva del problema che preoccupa i genitori; il fermento e l’agitazione è palpabile, nonché la preoccupazione, che seppur giustificata (i figli vanno protetti fino alla fine) per ora appare contenuta. Le non rigide temperature, almeno per ora, aiutano il mantenimento del calore all’interno della scuola, grazie anche a qualche accorgimento logistico.

La situazione è diventata ormai di pubblico dominio e le critiche, i proclami, dei cittadini si sprecano. È giusto sottolineare che in questi giorni i bambini non sono mai rimasti al freddo e gli ambienti erano e sono sufficientemente riscaldati.

Nel mentre l’attuale ditta che gestisce gli impianti comunali ha presentato un preventivo di 45.200 euro, che quantitativamente non rappresentano un problema, a differenza dei tempi. Nel mentre un incontro d’urgenza tra assessore Pozzati, responsabile ufficio tecnico architetto Leoni e dirigente scolastico dottor Urbinati hanno dettato i prossimi passi da fare.

“Si allungano un po’ i tempi di intervento a causa dei controlli obbligatori prima di poter procedere alla stipula – spiega Pozzati – Questo perché la cifra che deve essere impegnata prevede, per legge, tutta una serie di controlli in più. L’azienda ci dice che dopo la stipula hanno dieci giorni di approvvigionamento materiali quindi come spiegavo occorre variare il programma. Dopo aver vagliato alcune alternative, con il dottor Urbinati abbiamo convenuto una soluzione, che non prevede di spostare i bambini (ipotesi formulata nei giorni scorsi) ma l’istallazione di 3 condizionatori con pompa di calore che possano avere anche la funzione di rinfrescare gli ambienti nei periodi estivi, visto che le materne finiscono il 30 giugno.

Questo ci permette di agire nel breve tempo, una settimana, dieci giorni, e ci consentirà di arrivare ad installazione del nuovo impianto”.

Intanto la consigliera Daniela Simoni (Gente di Riva del Po) alla quale si sono rivolti diversi genitori, per spiegare il problema e farsene carico, esprime il suo disappunto. “Alle porte della stagione invernale e sprovvista dell’impianto dei termosifoni i 40 bimbi e relativo personale sono al freddo, riscaldati con delle stufette da bagno. Inutile sottolineare il pesante disagio che si è creato a fronte di una situazione di malfunzionamento nota da tempo a tutti (amministratori e tecnici)”.

Vista la situazione si saprà giorno dopo giorno quali risoluzioni verranno prese per poter proseguire con le lezioni al caldo.

(d.m.b.)

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