Rosolina – Una donazione di un terreno di quasi 40mila metri quadrati, a Rosolina, per l’Ente Parco che lo rifiuta. Detta così sembrerebbe una pazzia ma presentando la situazione si capisce il motivo.
L’offerta era arrivata nel maggio scorso, da parte di due cittadini di Rosolina. L’istruttoria, i sopralluoghi e i relativi approfondimenti, compiuti dall’Ente Parco, sono poi durati per quasi tutto il 2021. Negli ultimi giorni dell’anno, il Parco, attraverso il sito istituzionale, ha pubblicato la decisione finale assunta dal consiglio direttivo.
“Rifiutiamo la donazione – dice la nota – che sarebbe risultata troppo onerosa per le casse dell’Ente”.
A preoccupare il Parco è il fatto che il terreno si sviluppa lungo la linea ferroviaria e dunque si ravvisata “La necessità di una messa in sicurezza, per limitare i danni che potrebbero derivare dalla caduta accidentale delle piante sui binari della linea ferroviaria, con costi a carico della proprietà del fondo”.
Ovvero dell’Ente Parco, qualora avesse accettato la donazione. Questo problema era stato segnalato dal tecnico incaricato dal Parco di svolgere un sopralluogo nell’area, e che si è avvalso della collaborazione dai tecnici della direzione territoriale di Venezia della Rete Ferroviaria Italiana e del collegato reparto Tgl. Ma c’è altro.
“Accettando la donazione – spiega ancora la nota – il Parco avrebbe dovuto farsi carico delle spese notarili, con conseguenti imposte e tasse necessarie per la donazione, e delle spese che devono essere sostenute per la manutenzione e buona conservazione del territorio”.
Cifre, evidentemente, giudicate troppo onerose per il Parco, che ha conseguentemente sondato l’eventuale interesse del Comune di Rosolina per l’acquisizione dell’area. In ogni caso, anche il Comune, con la precedente amministrazione, si era detta non interessata a ricevere quel fondo tra i beni di proprietà. Nel dettaglio, si tratta di un terreno di 39.267 metri quadrati, che si trova interamente all’interno del perimetro del Parco ed è classificato all’interno delle “dune fossili e relitti boscati”, e per questo è necessario rispettare, al suo interno, i vincoli relativi alla zona Sic “Dune” di Rosolina e Volto, che fanno riferimento alla rete ecologica europea Natura 2000.
In ogni caso, il consiglio direttivo del Parco, all’unanimità, ha votato contro l’acquisizione della donazione. Quindi il terreno resta di proprietà privata che dovrà farsi carico della manutenzione e della messa in sicurezza del terreno stesso, e delle piante che vi crescono.
(red)
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