Serravalle – Da sempre via Grandi a Serravalle è stata soggetta ad allagamenti durante le piogge intense: negli anni “60 e” 70 un sollevamento a motore, azionato manualmente da un “operatore” che provvedeva ad accendere quando arrivavano gli acquazzoni, limitava gli allagamenti. Ma anche dopo, nonostante vari tentativi di sistemare la rete fognaria, ad ogni precipitazione via Grandi si allagava. Di recente è con nuove e più sofisticate tecnologie Cadf ha provveduto alla manutenzione della rete, ritenuta parte fondamentale dei compiti e degli obiettivi del Consorzio.
La gestione di 976 Km di rete fognaria richiede metodo e accuratezza ed ogni intervento alle fognature, fatta eccezione per le emergenze, è preceduto da una fase di monitoraggio e ispezione, al fine di assicurare lo svolgimento delle attività cercando di ridurre al minimo le interruzioni di servizio.
“Il lavoro che ha interessato la fognatura di via Grandi a Serravalle – spiegano i tecnici di Cadf – ha previsto pulizia e video ispezione, in quanto l’area, situata in centro abitato, è stata più volte soggetta ad allagamenti in seguito ad eventi meteorici intensi. Eseguiti gli opportuni accertamenti, si è potuto constatare che il collettore originario di più antica fattura, era caratterizzato da una notevole quantità di sedimenti che paralizzavano costantemente la sezione idraulica; al contrario il secondo collettore, di più recente realizzazione, non presentava significativi depositi sul fondo, garantendo così una buona capacità di deflusso delle acque. Per questi motivi si è quindi provveduto all’ispezione e pulizia del solo collettore originario”.
L’intervento di pulizia e video ispezione si è svolto in diverse fasi. “Grazie all’utilizzo di un’autobotte espurgo speciale si è provveduto innanzitutto alla pulizia preventiva di condotte e pozzetti – proseguono i tecnici – al fine di consentire alle maestranze di operare in condizioni igieniche adeguate ed anche fornire assistenza durante le fasi di indagine. Successivamente con l’impiego di un furgone attrezzato a stazione mobile operativa, con videocamere computerizzate comandate a distanza, si sono potute rilevare le caratteristiche principali e le eventuali anomalie nell’impianto fognario, i punti di confluenza dei vari scarichi, tracciare la mappatura delle tubazioni con rilievo di caratteristiche ed eventuali criticità ma anche per verifiche in tempo reale durante i lavori e per il collaudo finale di quanto eseguito. Infine, grazie ad un’autobotte speciale, si è svolata la pulizia con un carico di acqua pulita ad uso non potabile di circa 16.000 litri”.
L’intervento, nel complesso, ha richiesto un investimento di 28.000 euro. Il corretto funzionamento della rete fognaria, in modo particolare quando adibita anche alla raccolta delle acque piovane e di scolo, è responsabilità comune. Non dimentichiamo che le caditoie non sostituiscono la raccolta di sfalci o fogliame, che, anche involontariamente, causano strozzature nelle condotte riducendone drasticamente la portata.
(d.m.b.)
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