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Ricetta bianca online anche a Ferrara: come funziona la procedura per le prescrizioni di farmaci a pagamento sul FSE

Da lunedì 7 febbraio a Ferrara, così come nell’intera Regione Emilia-Romagna, anche le cosiddette ricette bianche, cioè le prescrizioni mediche di farmaci non a carico del Servizio Sanitario Nazionale, vengono dematerializzate, cioè prodotte e conservate in modalità informatica.

Chi ha attivato il Fascicolo sanitario Elettronico (FSE) può quindi trovare online la prescrizione sul proprio Fascicolo e anche sulla app ER Salute.

Una semplificazione per i cittadini che non devono più recarsi dal medico e portarsi dietro la ricetta da consegnare in farmacia; per gli stessi medici che non devono più compilare e firmare a mano le ricette con le prescrizioni farmaceutiche bianche e per i farmacisti che non devono più conservarle, evitando quindi anche lo spreco di carta. 

Un passo avanti atteso per la digitalizzazione del sistema sanitario e per facilitare la vita dei pazienti e degli operatori, e di conseguenza per velocizzare i vari passaggi” dichiara Elisa Sangiorgi, direttrice dell’Unità Operativa Politiche del Farmaco dell’Azienda USL di Ferrara. 

Ma non finiscono qui le opportunità di questa nuova modalità che mette in pratica le disposizioni del ministero dell’Economia e delle Finanze, che nel processo di dematerializzazione ha incluso tutte le ricette bianche, anche ripetibili, con l’esclusione delle preparazioni galeniche, cioè dei medicinali realizzati direttamente dal farmacista all’interno del suo laboratorio. 

Il monitoraggio sull’utilizzo dei farmaci, finora effettuato solo sui farmaci a carico del Sistema Sanitario Regionale, viene ora esteso anche ai farmaci a carico del cittadino – spiega la dottoressa Sangiorgi -. Questo ci consente di avere uno sguardo a tutto tondo sull’utilizzo dei farmaci da parte della popolazione e quindi puntare sull’uso consapevole, incentivare politiche di maggior sicurezza e valutare analisi di interazione farmacologica”.

Uno step importante quindi per “promuovere la prevenzione e favorire un approccio corretto e razionale al farmaco – sottolinea la direttrice Sangiorgi -. Prima di passare all’assunzione, infatti, è necessario modificare e migliorare i propri stili di vita e seguire comportamenti individuali più sani con più consapevolezza del rapporto con il proprio corpo e l’ambiente circostante”. 

In una prima fase saranno esclusi i medicinali soggetti alla disciplina dei farmaci stupefacenti che richiedono ricetta ministeriale a ricalco, oltre ad alcuni medicinali per i quali sono previste specifiche misure di sicurezza sulla ricetta.

È prevista infine la circolarità di queste ricette elettroniche: in altre parole, tutte le farmacie dell’Emilia-Romagna potranno spedirle e riceverle anche da altre regioni che abbiano già attivato il sistema nazionale.

Come funziona la procedura 

La prescrizione dal medico

Tutti i medici iscritti all’albo possono prescrivere ricette bianche elettroniche. Se il medico è censito dal sistema regionale, le ricette saranno visibili da parte del cittadino sul FSE o tramite l’app ER Salute.
La procedura per il medico è analoga a quella prevista da diversi anni per le altre ricette: le ricette devono quindi riportare come informazioni minime il codice fiscale del paziente, il medicinale e la data della prescrizione, nonché le informazioni sulla eventuale ripetibilità. 
La ricetta elettronica è identificabile tramite un Numero di Ricetta Bianca Elettronico (NRBE), un codice alfanumerico assegnato in fase di compilazione della ricetta da parte del medico, da un numero breve di ricetta a quattro cifre detto PIN-NRBE, anch’esso riportato sulla ricetta, utile – unitamente al codice fiscale – per le comunicazioni (anche telefoniche) con la farmacia, in assenza del promemoria cartaceo.

Il ritiro del medicinale in farmacia

Una volta prescritta la ricetta elettronica, il medico può stamparla o inviarla – su richiesta – via e-mail o tramite sistemi di messaggistica al suo assistito, che potrà recuperarla anche dal FSE e dalla app ER Salute.
A questo punto il cittadino può comunicare i dati alla sua farmacia via posta elettronica, tramite sms o applicazioni per smartphone. 
In alternativa, può comunicare di persona o telefonicamente le informazioni necessarie al farmacista: il NRBE oppure il PIN-NRBE insieme al codice fiscale dell’intestatario della ricetta. 
Queste informazioni consentiranno al farmacista di visualizzare la ricetta prescritta e provvedere all’erogazione del farmaco, comunicandone la lavorazione al sistema informatico regionale che assolverà all’obbligo di conservazione. 
Se la prescrizione è ripetibile, sarà possibile tornare sempre nella stessa farmacia, ma anche rivolgersi ad altre.

(Fonte: ferrara24ore .it)

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