Copparo – Soddisfatta della decisione presa dal Sindaco di Ferrara di aver cambiato il regolamento per l’assegnazione della case popolari, Italia Viva chiedeva anche al presidente dell’unione Terre e Fiumi Andrea Zamboni di adeguarsi. Infatti, il medesimo punteggio discriminatorio (0,5 punti per anno di residenza, senza un tetto massimo) permane nel regolamento dell’Unione dei Comuni Terre e Fiumi (Copparo, Riva del Po, Tresignana). Italia Viva aggiungeva anche: “Esigenza di onestà intellettuale impone al Partito Democratico (al quale appartiene Andrea Zamboni), che non guarda mai in casa propria, di non cadere in contraddizione e prendere posizione anche nei confronti dei propri amministratori, sollecitandoli a porre rimedio, al più presto, ad atti amministrativi gravemente discriminatori”.
La risposta del Presidente/Sindaco non tarda ad arrivare. “Pur avendo il medesimo criterio relativo al punteggio di “residenzialità storica” del Comune di Ferrara – spiega Andrea Zamboni – da sempre differisce in quanto l’Unione prevede un punteggio per “la relazione sociale” di gran lunga superiore (25 punti) rispetto a quelli attribuiti dal Regolamento del Comune di Ferrara (7 punti).
Questa specifica attribuzione di punteggio alla “relazione sociale” è stata approvata all’unanimità dalla Giunta dell’Unione quale elemento utile a far sì che il “premiare” la territorialità storica non compromette la posizione dei richiedenti in situazione di disagio socio-economico”.
Inoltre il regolamento dell’Unione, aggiunge Zamboni, “prevede una semplice autocertificazione attestante il possesso o meno di proprietà immobiliari che sarà verificata con l’assunzione di responsabilità da parte del dichiarante della veridicità”.
Pertanto il nostro regolamento, precisa Zamboni, “non risulta assolutamente discriminatorio e, a testimonianza, sarebbe sufficiente analizzare i dati delle nuove graduatorie Erp pubblicate dall’Unione Terre e Fiumi dove si evidenzia che tutti i casi con disagio socio-abitativo sono collocati in posizioni utili all’assegnazione.
Il servizio Welfare – Politiche abitative dell’Unione dei Comuni Terre e Fiumi, qualunque fossero i criteri dei vari regolamenti che si sono avvicendati nel tempo, si è sempre attivato per offrire soluzioni abitative opportune ed adeguate rispondendo alle esigenze di tutti i richiedenti senza mai abbandonare nessuno”.
Come dire: il “nostro” Regolamento è giusto così è non va cambiato.
(red)
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