Serravalle – I vanti del passato sono la rovina del presente. Non lo dice a chiare lettere ma lo fa capire nel suo discorso, Leonardo Peverati, Serravallese doc, per anni seduto sui banchi del Consiglio Comunale dell’ex comune di Berra ed ora attento cittadino, dedito alla politica e alle cose di casa nostra.
Ed a proposito dell’ultima vicenda che ha posto i cittadini davanti al fatto compiuto di una “tassa aggiuntiva” per chi ha conferito “poco” rusco, commenta. “Ho sentito un sindaco di Berra – scrive Peverati – verso la fine del suo mandato, dire: “Uno dei vanti del mio secondo mandato è aver dato al mio Comune la raccolta differenziata dei rifiuti. È un fiore che appendo all’occhiello”!! Bene, sappia che quel fiore puzza e ce lo stiamo annusando noi.
Nell’ultimo consiglio comunale di Riva del Po che ha parlato di Clara, lo stesso nuovo amministratore delegato ha dichiarato che il nostro territorio non è adatto a questo tipo di raccolta perché troppo dispersiva, come dice Daniela Simoni Consigliere, quindi di per sé troppo onerosa e costosa. Sono anni che è così…..sono anni che siamo presi in giro e che ad ogni cambio di raccolta, ad ogni promessa di diminuzione della tariffa, il risultato è esattamente il contrario.
Che fare? Vedo poche soluzioni, perché non vedo volontà alcuna di cambiamento. Sembra di essere arrivati alla rassegnazione. Si discute molto, di questo e di altro che non va, e poi? Sembriamo nel deserto, dove un uomo parlava e urlava come una canna sbattuta dal vento”.
Una resa o una considerazione?
(red)
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