Domenica 13 marzo, nella chiesa parrocchiale di Coccanile, sarà ricordato nel corso della santa Messa delle ore 10, don Francesco Migliorati, ritornato alla Casa del Padre proprio 50 anni or sono, all’età di 48 anni, mentre si apprestava a celebrare la Messa mattutina.
Bresciano di origine (il prossimo anno si ricorderà il centenario della nascita), crebbe e fortificò la sua Fede negli ambienti parrocchiali e nell’impegno come membro giovanile dell’Azione Cattolica, divulgatore della buona stampa e componente del gruppo di giovani che visitava regolarmente gli ammalati nel sanatorio bresciano portandovi conforto. Allo scoppio della seconda Guerra Mondiale venne inviato in Iugoslavia con il corpo di spedizione militare, ma fece una tragica esperienza rimanendo coinvolto nella disperata condizione degli italiani deportati dai nazisti dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, e con le lacerazioni provocate dall’odio di razza e dalla violenza oppressiva dell’uomo sul suo simile.
È certo ormai che la vocazione di don Migliorati ebbe a nascere e a fortificarsi nei campi di concentramento. Dal suo Diario, giunto miracolosamente a noi e pubblicato una prima volta a Brescia e quindi con il patrocinio della parrocchia di Serravalle, nel 1995, emergono le atrocità commesse dai nazisti, le violenze perpetrate dai carcerieri, il duro lavoro, spesso inumano, in un ambiente ostile e nemico con il cibo ridotto al minimo. Alla fame si aggiunsero prepotenze e maltrattamenti (come quando venne picchiato e gettato nudo sulla neve), si aggiunsero vergognosi soprusi mirati a fiaccarne non solo il fisico ma anche il morale. Rientrato in Italia, entrò nel seminario di Ravenna e divenne sacerdote: dopo aver prestato servizio come cappellano a Mezzano (Ra), fu inviato a Serravalle in aiuto di Mons. Giuseppe Fabbri. Quando questi ebbe la nomina a Direttore Spirituale del Seminario di Ravenna, don Migliorati gli subentrò come parroco-abate. Con il passaggio dalla diocesi di Ravenna a quella di Ferrara fu poi trasferito a Coccanile quale Vicario Foraneo: una specie di riconoscimento che il compianto arcivescovo Mons. Natale Mosconi volle dargli per quanto don Migliorati aveva fatto sino a quel momento, sicuro che anche qui non avrebbe mancato di profondere le sue energie di uomo e di sacerdote, e che avrebbe messo a disposizione nel raccordo e coordinamento delle parrocchie della ex pentapoli ravennate da poco inglobata nell’arcidiocesi di Ferrara.
Don Francesco tutto si è speso in Serravalle e Coccanile: chi lo ricorda potrà testimoniare la sua particolare attenzione all’Azione Cattolica, all’oratorio, ai piccoli nell’asilo infantile, alle attività di catechismo e del piccolo clero. Si spese anche in molti lavori per le due chiese e per gli ambienti parrocchiali.
Le privazioni e i patimenti della prigionia avevano però lasciato uno strascico di acciacchi di anno in anno sempre più evidenti. Già in Serravalle erano apparsi sporadici segni di sofferenza e di dolore celati dal sacerdote con estrema riservatezza. Meno conosciuto, ma segno evidente del suo santo sacerdozio, fu l’uso di un cilicio da lui stesso costruito, custodito ed indossato in gran segreto. Egli sapeva celare le sofferenze che lo tormentavano ormai quotidianamente, ma sapeva nascondere anche quelle che talvolta egli si procurava indossando appunto quel cilicio per la santificazione sua e delle anime che gli erano state affidate. Dopo la pubblicazione del Diario, nel novembre 2008 a Serravalle è stato intitolato alla sua memoria un parco pubblico con lo scoprimento di un cippo marmoreo. Nel 2011, con decreto del Presidente della Repubblica, gli è stata assegnata – alla memoria – la Medaglia dell’Onore riservata agli ex Internati Militari in Germania.
Il ricordo e il suffragio di don Migliorati troverà in Coccanile un sicuro momento di preghiera e di riflessione, ma anche un doveroso ringraziamento per il bene che questo sacerdote ha profuso nel corso del suo mandato pastorale. Nel corso della Santa Messa verrà data la parola, per una breve riflessione sulla figura di don Migliorati, al Dott. Giovanni Raminelli, che nel 1995, con il patrocinio della parrocchia abbaziale di Serravalle, ha dato alle stampe il Diario di Prigionia di don Migliorati corredato da un commento e da una serie di testimonianze sulla figura di questo indimenticabile sacerdote.
Chi volesse approfondire la figura di don Francesco Migliorati potrà fare ricorso alla consultazione della seguente bibliografia:
- Assoc. Ex Internati – Brescia, Nella terra della desolazione (Diario di Francesco Migliorati), Collana “A futura memoria”, Brescia, 1991.
- ITALO MARZOLA (a cura di), Profili sacerdotali, Ed. Corbo, Ferrara, 1995 (pp. 174-176).
- GIOVANNI RAMINELLI, Francesco Migliorati-Diario di prigionia nella Germania nazista, Tip. Artigiana Stampa, Ariano nel Polesine (Ro), 1995. Pubblicazione patrocinata dalla Parrocchia abbaziale di Serravalle (Ferrara).
- Articoli de “Il Resto del Carlino” (15 novembre 2008), “La Nuova Ferrara” (16 e 17 novembre 2008), “La Voce di Ferrara-Comacchio” (9 marzo 2012).
Giovanni Raminelli
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