Cologna – Anche la Cassazione ha confermato in via definitiva la massima pena per Saverio Cervellati, 58 anni, condannato per aver ucciso la compagna Cinzia Fusi, 34 anni, a Copparo la mattina del 24 agosto 2019.
La donna venne massacrata a colpi di un mattarello di legno nel market dove era impiegata. L’imputato era anche suo datore di lavoro. Fu lo stesso Cervellati a chiamare i carabinieri che si trovarono davanti la vittima agonizzante: morì poche ore dopo in ospedale. Si tratta di una delle prime sentenze definitive, probabilmente la prima in Emilia Romagna, di condanne all’ergastolo dopo la modifica normativa del Codice rosso, introdotta proprio nel 2019, con l’aggravante legata alla relazione affettiva tra omicida e vittima.
La Cassazione ha infatti dichiarato inammissibile il ricorso della difesa che chiedeva il riconoscimento delle attenuanti generiche, già rigettato in appello. Soddisfatto della sentenza l’avvocato di parte civile Denis Lovison, che rappresentava i genitori della vittima e i Comuni di Copparo e di Riva del Po: “E’ il massimo risultato che potevamo ottenere dalla giustizia, anche se questo non riporterà Cinzia in vita”.
Confermato anche in Cassazione il risarcimento per danno alla comunità.
(red)
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